Macherio Ladri di rame in azione al cimitero di Macherio. Nella notte tra lunedì e martedì, i delinquenti hanno fatto razzia dei bossoli in rame togliendo accuratamente fiori e sassi abbandonati direttamente sulle tombe. Uno scenario che martedì mattina, ha lasciato i cittadini allibiti per un gesto simile in un luogo sacro e di preghiera. Tutte le aree del cimitero sono state colpite e in particolare la parte nuova: trafugati oltre circa 200 vasi porta fiori in rame di tomba in tomba.
I delinquenti sono anche riusciti a smantellare parte della copertura in rame di una cappella gentilizia e canali – sempre in rame – di un’altra cappella di famiglia, già colpite dai malviventi sono alcuni mesi fa e risistemate recentemente dai privati. Il triste scenario è stato notato martedì mattina alle 8 da alcuni cittadini che hanno subito avvisato l’ufficio tecnico. Immediata la chiamata ai carabinieri di Biassono intervenuti sul luogo. Ignoti hanno divelto anche il lucchetto per accedere alla piattaforma ecologica. All’interno sono state trovate scritte sui muri e disordine generale con barattoli di vernice sparsi a terra.
Ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. I due episodi, il furto di rame all’interno del cimitero e gli atti vandalici in piattaforma ecologica, potrebbero non essere collegati. Le indagini dei carabinieri della stazione di Biassono sono attualmente in corso. Lo scorso fine febbraio, ignoti avevano colpito anche il cimitero di Bareggia rubando in quel caso statue e crocifissi in bronzo.
´Quello che è accaduto è una mancanza di rispetto per un luogo sacro come il cimitero – spiega il sindaco Giancarlo Porta – La gente ci chiede la video sorveglianza e la nostra volontà è quella di installarla al più presto. Ovviamente sono le risorse che mancano e ci vuole tempo. Ora stiamo mettendo a punto la rete wi – fi che coprirà, pensiamo entro l’anno, tutto il territorio e sarà propedeutica, sugli stessi pali, anche all’installazione di telecamere di video sorveglianza. L’idea è di posizionare anche una telecamera all’interno della piattaforma ecologicaª.
Erica Sironi