Macherio, Ghezzi come Porta:<Io, deluso della Lega Nord>

Macherio: Lega, la sentenza:<L’assessore Ghezzi è fuori>

Macherio Cesare Ghezzi come Giancarlo Porta. <La Lega Nord si è romanizzata, sono molto deluso dalla Lega di oggi e condivido appieno il pensiero del sindaco e io non accetterò nessun diktat: voterò in consiglio comunale con la mia testa e per quello che reputerò giusto per il bene di Macherio>.

E’ un fiume in piena l’assessore al commercio, quota Lega Nord, che decide di entrare nel merito delle recenti polemiche interne al Movimento. <Non ho la tessera della Lega e quindi mi ritengo libero, è stata una mia scelta pur essendone simpatizzante – precisa – Pertanto non accetto nessun diktat dal provinciale, se in consiglio comunale vi saranno questioni che andranno contro i miei principi voterò contro, non accetto indicazioni da nessuno>.

Il riferimento è alla recente dichiarazione del direttivo della sezione macheriese attraverso cui<si riservava di dare indicazioni di voto ai consiglieri comunali, di concerto con la segreteria provinciale>.

Polemica tra Porta e la sezione locale, l’assessore Ghezzi da che parte sta? <Voglio stare fuori dalle polemiche che scadono in attacchi personali, ma condivido il pensiero espresso da Porta al Corriere relativamente alla politica nazionale – afferma l’assessore – Io sono simpatizzante della Lega, ma è evidente che non si può non condividere un passaggio della lettera del sindaco quando dice che la Lega Nord non è quella votata prima che fosse rappresentata a Roma. Sento la delusione della gente quando si chiacchiera in paese di politica>.

Frasi forti, ma Ghezzi non teme il richiamo. <Non c’è problema, lo possono fare e io allora spiegherò le motivazioni delle mie scelte, io lavoro per la gente e non per la Lega Nord – aggiunge – Il direttivo di Macherio non è poi espressione totale dei cittadini che hanno votato o votano Lega Nord in paese. Ritengo inopportuna la replica della sezione>.

E sulla presa di posizione del collega assessore leghista, Ghezzi taglia corto <poteva astenersi e comunque, visto che fa parte di una giunta avrebbe potuto parlarne prima, ma al di là di questo non ho difficoltà a lavorare con lui>. Un’ultima stoccata a chi nella Lega urla, come fatto a Bareggia alcuni anni fa da un europarlamentare. <Avere politici di quel calibro è un rischio, la gente è stanca della politica urlata, chi urla ha poco da dire e sono felice di non aver preso parte a quell’incontro a Bareggia, andava contro i miei principi>.
Elisabetta Pioltelli