Macherio e i fratelli nel palloneIl Gso aiuta il calcio in Senegal

"Fratelli nel pallone" è il nome del gemellaggio tra il Senegal e Macherio, grazie alla spinta del Gso (Gruppo Sportivo dell'oratorio) Macherio e l'intermediazione di Moussa Badji, 31 anni, portiere di una squadra di calcio del Gso sposato dal 2011 con Cinzia Galliani, 29 anni.
Il Gso di Macherio e quello in Senegal immagine

Macherio – Lo sport, ed in particolare il calcio, come opportunità di scambio culturale tra giovani africani ed europei. “Fratelli nel pallone” è il nome del gemellaggio che è a tutti gli effetti un ponte di solidarietà tra il Senegal e Macherio, grazie alla spinta del Gso (Gruppo Sportivo dell’oratorio) Macherio, e l’intermediazione di Moussa Badji, 31 anni, portiere di una squadra di calcio del Gso sposato dal 2011 con Cinzia Galliani, 29 anni, tra le anime del progetto a favore dell’associazione “Kaléle!” di Kobitene a Ziguinchor, città capoluogo della Casamance, regione meridionale del Senegal.
Un gemellaggio che, partito dal calcio nel 2012, quest’anno vuole rinsaldare il legame attraverso l’invio di materiale didattico per sostenere ancora di più il peso sociale dell’iniziativa a favore dei giovani africani. Moussa e Cinzia, attraverso il ruolo attivo di Agostino Sala, dirigente del Gso, e della moglie Barbara Galbiati (in campo anche con l’associazione di volontariato Casa di Emma) e il sostegno dell’intero Gruppo sportivo dell’oratorio di Macherio, l’anno scorso – come si ricorderà- hanno favorito la nascita di un gemellaggio calcistico tra il Gso e l’associazione “Kalèle!”, formalizzato attraverso l’invio in Senegal di maglie, tute, scarpe da calcio griffate Gso. L’associazione senegalese ha avviato una scuola calcio di quartiere in cui, alcuni soci, già calciatori nella Ac Kobitene e in altre squadre del campionato senegalese, si impegnano come allenatori volontari, e vede coinvolti circa 70 tra bambini e ragazzi.
“Questa attività è un’occasione importante di aggregazione per i bambini e le famiglie, consentendo anche di avviare iniziative a sostegno e tutela dell’infanzia, in particolare in ambito sanitario e di contrasto alla dispersione scolastica” spiegano dal Gso. Ed è proprio questo l’obiettivo 2013. “Per dicembre” spiegano i dirigenti del Gso “abbiamo intenzione di spedire in Senegal materiale scolastico (penne, quaderni, astucci, gomme, matite, pastelli…). Verranno stipati in container e inviati all’associazione “Kaléle!” (esclamazione in lingua diola, una parola magica che serve a scacciare la cattiva sorte e tutto ciò che non ti permette di realizzare i tuoi sogni)”. Ma, non solo. “Pensiamo di continuare la raccolta di materiale sportivo, affiancandola non solo a quella relativa al materiale scolastico, ma anche alla raccolta di medicinali (garze, cerotti, bende..) che serviranno per un sopporto di tipo infermieristico”. Per favorire la raccolta di fondi utili per le spese di spedizione dei container, il Gso organizza per sabato 13 aprile, in serata, in oratorio, una cena tipica senegalese (10 euro per bambini e 20 euro per adulti). Per iscrizioni, è possibile rivolgersi in oratorio o telefonare al 338.8193669 (Tino).
Elisabetta Pioltelli