M5S, no di Gabanelli al Quirinale«Continuo a fare la giornalista»

Grazie, ma no. Milena Gabanelli rinuncia alla candidatura alla presidenza della Repubblica proposta dal MoVimento 5 Stelle. Per continuare a fare la giornalista. «Solo attraverso il mio lavoro - che amo profondamente - provo a cambiare le cose, ad agire in prima persona», ha scritto in una lettera a Corriere.it.
M5S, no di Gabanelli al Quirinale«Continuo a fare la giornalista»

Desio – Grazie, ma no. Milena Gabanelli rinuncia alla candidatura alla presidenza della Repubblica proposta dal MoVimento 5 Stelle. Per continuare a fare la giornalista.
«Mi rivolgo ai tanti cittadini che hanno visto in me una professionista sopra le parti e quindi adeguata a rappresentare l’inizio di un cambiamento nel Paese – scrive la desiana Gabanelli in una lettera pubblicata da Corriere.it – Sono giornalista da 30 anni e ho cercato sempre, in buona fede, di fare il mio mestiere al meglio; il riconoscimento che in questi giorni ho ricevuto mi commuove, e mi imbarazza. Certamente non mi sono mai trovata in una situazione dove sottrarsi è un tradimento e dichiararsi disponibile un segno di vanità. Forse non si sta parlando di me, ma dell’urgenza di dare un volto a un’aspettativa troppo a lungo tradita».

E poi :«Che io non avessi le competenze per aspirare alla Presidenza della Repubblica mi era chiaro sin da ieri, ma ho comunque ritenuto che la questione meritasse qualche ora di riflessione. E non è stata una riflessione serena. (…). Il mio mestiere è quello di presentare i fatti, far riflettere i cittadini e spronarli anche ad agire in prima persona. Ma quell’agire in prima persona è tanto più efficace quanto più si realizza attraverso le cose che ognuno di noi sa fare al meglio. Io sono una giornalista, e solo attraverso il mio lavoro – che amo profondamente – provo a cambiare le cose, ad agire in prima persona, appunto», conclude Gabanelli.

A confermare ai giornalisti la rinuncia della Gabanelli sono stati anche i capigruppo parlamentari del MoVimento 5 Stelle, Roberta Lombardi e Vito Crimi. Il giurista Stefano Rodotà ha invece accettato la candidatura del Movimento 5 Stelle: sarà suo il nome per votazioni al via dal 18 aprile. Anche Gino Strada, fondatore di Emergency, ha rinunciato alla candidatura.