Paderno – Si sono riuniti al circolo Falcone e Borsellino, ormai conosciuto in tutta Italia, per aver ospitato una riunione dei boss della ‘ndrangheta, il 31 ottobre 2009, in cui è stato eletto il capo della “Lombardia” Pasquale Zappia, come documentato dalle indagini. Mercoledì i sindaci di alcuni comuni coinvolti nella maxi operazione che ha portato ad oltre 300 arresti hanno sottoscritto e presentato un documento per chiedere al prefetto di Milano Gianvalerio Lombardi di istituire un osservatorio permanente contro la criminalità organizzata. Un modo per reagire con fermezza, dopo l’inchiesta che ha travolto in pieno il territorio della Brianza e del nord Milano e ha rivelato la presenza radicata delle cosche sul territorio. Un messaggio a favore della legalità, della giustizia e della trasparenza. L’iniziativa è, in particolare, del sindaco di Paderno Dugnano Marco Alparone, il sindaco di Senago Franca Rossetti e di Bollate Stefania Lo Russo. Hanno aderito anche i primi cittadini di Bovisio Masciago, Varedo, Solaro, Garbagnate, Cinisello Balsamo, Cesate. La proposta è dunque trasversale, perché riguarda comuni amministrati da giunte di diverso colore politico, intenzionati a fare rete. “La maxioperazione che ha portato all’arresto di 300 persone in Lombardia per legami con la ‘ndrangheta vede, tra gli altri, coinvolti i comuni da noi amministrati, per le pesanti infiltrazioni nei nostri territori di fenomeni legati alla criminalità organizzata – si legge nella lettera -. Tale situazione, che desta preoccupazione, non solo negli Amministratori ma anche tra i cittadini, richiederebbe, a nostro parere, la formazione di un osservatorio che veda partecipi, da un lato, i Comuni del Nord Milano e, dall’altro, gli Organi Istituzionali e le Forze dell’Ordine”. I sindaci chiedono al prefetto di coordinare un osservatorio istituzionale permanente “che si ponga come fine il monitoraggio, a scopo preventivo di questo allarmante fenomeno”.Nel concreto, l’idea è quella di organizzare occasioni di confronto tra le istituzioni, sostenere l’attività delle forze dell’ordine e stare vicini alle vittime del racket, contro l’omertà e la paura. Anche e soprattutto in vista del Grande Evento dell’Expo 2015, che, come noto, fa gola alla criminalità organizzata pronta ad infiltrarsi negli appalti dei cantieri per le opere. “Oggi – ha detto il sindaco Alparone – la città si riappropria del suo centro Falcone e Borsellino, e lo dico ad alta voce, con fermezza”.
P.F.