Concorezzo – Il rifugio per beagle di Concorezzo si farà. Magari non subito, ma almeno il percorso è stato aperto con l’evento dello scorso fine settimana, «Monza for animals».
Più di tremila persone si sono recate all’autodromo di Monza per assistere ad un concerto pensato per loro, per i cani, e più in generale per i diritti degli animali. I grandi cantanti presenti all’evento portavano sulle spalle nomi importanti. Sul palco infatti si sono alternati Irene Fornaciari, Enzo Iacchetti e perfino i Nomadi. Tutti hanno cantato i loro brani migliori e tutti hanno avuto parole di condanna contro la vivisezione degli animali. L’evento è stato organizzato dall’Enpa e dall’editore Trantran proprio allo scopo di raccogliere fondi per la realizzazione del rifugio per animali da laboratorio a Concorezzo.
«L’iniziativa è stata molto positiva – ha detto Giorgio Riva, presidente dell’Enpa Monza – diverse persone hanno contribuito alla nostra campagna di sensibilizzazione e diversi hanno voluto dare il loro contributo per la realizzazione del centro di recupero per beagle. Non bisogna nasconderselo, nonostante il concerto il lavoro da fare è ancora molto».
Lo stesso Riva ha provato a quantificare lo sforzo: «Solo per far partire il centro ci vorrebbero circa 50mila euro. Se lo volessimo a regola d’arte, come il progetto prevede, ce ne vorrebbero circa 100mila. Senza contare poi i costi di gestione».
All’interno della clinica, che sorgerà nella zona verde di via Dante praticamente a ridosso del comune di Vimercate, i beagle vittime di esperimenti scientifici potrebbero ristabilirsi e tornare ad una vita normale: «Il nostro obiettivo primario è che la vivisezione venga messa al bando – ha sottolineato Riva – siccome la battaglia è dura e ci sono da combattere i poteri forti, anche internazionali, per ora possiamo dedicarci all’attività di recupero».
Quello che diventerà il centro di recupero di Concorezzo fino ai primi anni Duemila è stato un canile privato. Con l’avvento di nuove normative regionali, i vecchi proprietari del Canneto avevano deciso di interrompere l’attività. L’Enpa di Monza allora si era attivata e aveva avviato delle trattative per acquisire la struttura. Trattative che si sono chiuse con successo. Ora sul cancello della struttura campeggia il logo dell’associazione e i recapiti per entrare in contatto l’ente. Di un ospedale per gli animali in città si parla da diversi anni. Ora ci sono tutte le carte in regola perché possa diventare una realtà.
Lorenzo Merignati