Limbiate – Come prevedibile la notizia della possibile realizzazione di un dissociatore molecolare all’interno della Db ecologia non è passata inosservata. I primi ad esprimersi pubblicamente su questo progetto sono stati Franco Mantovani, candidato consigliere di Sinistra per Limbiate, e Davide Mapelli, 23enne di Solaro. Mentre il primo si è chiesto come fosse possibile che ad una precisa domanda formulata nell’incontro pubblico del 19 settembre gli amministratori avessero risposto che non ci fosse nulla di simile in programma a Pinzano, il giovane ad inizio settimana ha scritto al sindaco Raffaele De Luca e all’assessore all’Ambiente Paride Tatti per esprimere il suo dissenso sulla costruzione di quest’opera. «È – spiega Mapelli – una scelta totalmente slegata da un trattamento intelligente ed eco-compatibile del rifiuto, che ha anche riflessi sulla salute dei cittadini. In questo modo si disincentiva la gente a produrre meno rifiuti e a riciclarli. Un’amministrazione nata sulla forza del rinnovamento non può permettersi di perpetrare politiche vecchie e pericolose». Proprio l’assessore Paride Tatti, nonostante dall’ente superiore non sia ancora arrivata nessuna comunicazione del progetto, nei giorni scorsi ha inviato una nota alla Provincia per segnalare le criticità emerse a seguito del sopralluogo compiuto da Polizia locale e tecnici comunali. «Abbiamo fatto una fotografia dello stato attuale delle cose, abbiamo comunicato che è in corso un assemblaggio di macchinari». Nella serata di giovedì anche il circolo locale di Legambiente ha lanciato un grido d’allarme via facebook. «Vogliamo mettere in guardia tutti i limbiatesi e gli abitanti dei comuni limitrofi; è stata chiesta l’autorizzazione alla Provincia per la costruzione di un dissociatore molecolare a Pinzano. Crediamo che il nostro territorio sia già abbastanza devastato e inquinato».
F. Cav