Monza – C’è anche un frontaliero tra i 5.349 lavoratori della provincia di Monza e Brianza che nel corso del 2012 hanno perso il posto. Rappresentano il 22,12% in più rispetto al 2011 con balzi significativi soprattutto nelle realtà con meno di 15 dipendenti, dove la percentuale di mobilità è aumentata del 29,7% rispetto a una media regionale del 33,11%. Il dato è stato reso noto dalla Cgil Lombardia in occasione della presentazione dei dati sull’occupazione in Regione e in vista dell’attivo con Susanna Camusso in programma a Bergamo il 23 gennaio 2013. Sono stati 1.929 i lavoratori occupati nelle aziende con più di 15 persone che hanno perso il posto, 3.419 lavoravano in realtà produttive più piccole, appunto fino a 15 dipendenti. In Lombardia sono stati 61.675 i licenziamenti, in aumento del 26,1% rispetto al 2011. Su scala regionale il ricorso alla cassa integrazione ordinaria è cresciuto del 51,66 (quasi 98 milioni di ore) mentre quella in deroga è cresciuto del 21,03% (57,2 milioni di ore) mentre la cassa straordinaria ha segnato una flessione del 21,03% (83,1 milioni di ore).
Licenziati 61mila lombardiLavoro, i brianzoli sono 5.349
I dati resi noti dalla Cgil Lombardia tracciano il quadro dell'occupazione in Lombardia. Nella provincia di Monza e Brianza sono stati 1.929 i licenziati nelle aziende con più di 15 dipendenti, e 3.419 quelli occupati nelle attività con meno di 15 dipendenti.