L’ex Pugliese: «Ponzoni, furboillusionista, ma delinquente no»

L’ex Pugliese: «Ponzoni, furboillusionista, ma delinquente no»

Desio – Ha osservato per anni le vicende politiche locali, senza dire una parola. Ora Salvatore Pugliese, sindaco di Desio dal 2000 al 2005, interviene sul terremoto provocato dall’inchiesta su Massimo Ponzoni. E ne prende le difese.

“Questa vicenda, che vede un mio amico in difficoltà, mi addolora. Non posso commentarla, associandomi agli esperti e ai soloni che sparano svariate sentenze. Ho il difetto di anteporre l’aspetto umano a quello politico. Massimo ha fatto in modo che un gruppo amministrasse Desio dal 2000 al 2005. Con la sua straordinaria capacità mediatrice, ha sempre risolto le difficoltà».

«Certo, non ha mosso un dito per la mia ricandidatura. Anzi, probabilmente, aiutato da qualcun altro, ha composto un concerto a quattro mani perchè il gruppo non venisse riconfermato. Ma non porto rancore. Anzi, approfitto per ringraziarlo. Furbo, illusionista, ma delinquente no. Bisognerebbe stargli vicino. Ha trascinato migliaia di persone nel mondo della politica. Tra questi, qualche invidioso”.

Più critico il commento sull’amministrazione comunale. “Il bravo capitano è quello che naviga anche nelle difficoltà. Se le vicende di una sola persona avessero il potere di bloccare la nave vorrebbe dire che si tratta di una barchetta di carta. Il cattivo capitano è quello che vuol fare tutto lui. Sono stati fatti allontanare fior di timonieri. Forse qualcuno si sta già pentendo. Si ha, da parte della gente, la spiacevole sensazione che in comune ci si stia chiedendo: e adesso che si fa?”.

Il sindaco Mariani si dice tranquillo. E l’ex sindaco Pugliese cosa pensa? “Tranquillo lui, tranquilli tutti. Credo però che sia necessario un cambiamento di rotta. Desio è piena come un uovo e dal punto di vista edilizio sia da quello demografico. Bisogna far sì che si possa vivere degnamente”.

L’inchiesta potrebbe anche allargarsi ai rapporti tra politica e mafia. “Piano con le affermazioni. Dal 2000 al 2005 non abbiamo mai avuto sentore non solo di organizzazioni malavitose ma neanche di qualche cosa men che onesta. Edilizia? Fa gola a molti, ma da qui a parlare di mafia. Occorre rispetto soprattutto per chi con la mafia convive quotidianamente. Ci sono realtà in Italia dove lo Stato non arriva. Desio non è stata, non e’, e non sarà mai così”.

Ai suoi tempi, che rapporto c’era con l’urbanistica? “Fortunatamente quei 5 anni sono stati caratterizzati da una “quiescenza mattonifera”, ma quando si incappava in un problema, tutti eravamo impegnati a risolverlo: dal Consigliere, al Direttore Generale, alla Giunta; ci si sedeva, si imprecava, ma alla fine risolvevamo tutto”.
P.F.