Lettera sfogo, Lega non perdonaIl sindaco Porta espulso dal partito

"Espulso solo per aver detto la verità. Non deve passare la Lega degli arrivisti e dei disonesti". Così Giancarlo Porta, sindaco di Macherio, alla notizia dell'espulsione dalla Lega Nord dopo la lettera al vetriolo inviata a settembre al Corriere.
Lettera sfogo, Lega non perdonaIl sindaco Porta espulso dal partito

Macherio – “Espulso dalla Lega Nord, solo per aver detto la verità. Non deve passare la Lega degli arrivisti e dei disonesti e non passerà. Io, a dfferenza di altri, continuerò a guardarmi allo specchio e non mi vergognerò”. Risponde con durezza e indignazione Giancarlo Porta, sindaco di Macherio espulso dalla Lega Nord dal consiglio nazionale della Lega, epilogo della lettera al vetriolo pubblicata il 29 settembre al Corriere della Sera dove aveva pubblicamente dichiarato di sentirsi tradito dal Movimento.

“Ho anch’io i miei sospetti sui mille interessi della Lega, ma ormai la tenaglia probabilmente ricattatrice del premier ci sta portando alla deriva, sia come Italia che come Lega. Mi prende una profonda tristezza nel vedere traditi i miei ideali di onestà, rettitudine e coerenza di idee, tristezza che sconfina in grande delusione, sono stanco di buttar giù bocconi amari” scrisse.

Per il Porta “rottamatore” (così fu anche definito in quel periodo) iniziò ad aleggiare l’ipotesi di espulsione. Tanto più che la sezione della Lega Nord di Macherio, a breve giro di posta, diramò un comunicato attraverso cui dichiarò di “dissociarsi dagli attacchi più o meno velati che orta effettua nei confronti del segretario federale Umberto Bossi rimarcando l’allineamento alla linea politica della Lega Nord e del suo segretario” definendo “non corretto l’atteggiamento di divulgazione alla stampa da parte del Porta di circolari interne al movimento di natura politico-strategica, dettate dalla segreteria federale”.  E imputando al sindaco, desiderio di visibilità.

Porta sta raccogliendo solidarietà da parte di attivisti e cittadini. C’è chi gli dice “Giancarlo, resti sempre nella Lega degli onesti!” ed ancora chi lo esorta a “non mollare”.
Elisabetta Pioltelli