Lesmo, analisi di un faccia a facciaI temi: urbanistica ed eredi del Pdl

Il primo faccia a faccia pre elettorale, a Lesmo, è andato in archivio. Due candidati su tre (assente Paola Gregato della Lega Nord che ha disertato il confronto) si sono sfidati sui temi caldi. Ecco l'analisi del confronto di Luigi Losa.
Lesmo, analisi di un faccia a facciaI temi: urbanistica ed eredi del Pdl

Lesmo – Il tour dei faccia a faccia è iniziato quest’anno da Lesmo, cittadina dove non sempre si è riusciti ad organizzare il confronto tra i candidati per la reiterata resistenza della Lega a parteciparvi. Che infatti anche mercoledì sera ha ‘disertato’ con la sua candidata Paola Gregato, assessore uscente e in carica dal 2002 oltre che consigliere provinciale. Ma i cittadini sono accorsi egualmente numerosi nella ‘bombonera’ del cine-teatro Piccolo per assistere, e soprattutto partecipare molto attivamente, al confronto tra Roberto Antonioli di Lesmo Amica e Luigino Ripamonti candidato di una lista che raggruppa Lesmo da Vivere, associazione da lui fondata lo scorso anno, insieme ad Udc e Popolo di Lesmo.

Quest’ultima formazione il cui acronimo è proprio Pdl è stata al centro anche mercoledì sera di una vivace polemica, a tratti comica con reciproco scambio di accuse su una partecipazione gratuita o a pagamento a Villa Gernetto con l’ex premier Berlusconi per ottenerne la ‘benedizione’, con i rappresentati di Forza Lesmo sigla che sostiene la candidata leghista Gregato. Evidente la contesa sulla spartizione dei consensi raccolti dal Popolo della Libertà che ha avuto strascichi anche in commissione elettorale per l’esame delle liste.

I due candidati presenti sono apparsi alquanto emozionati e tesi, anche Ripamonti che pure vanta un’esperienza politico amministrativa decennale. Ma proprio il fatto che è stato un assessore di peso, urbanistica e lavori pubblici, dell’amministrazione di centrodestra da cui ora ha preso le distanze è stato al centro di numerose e insidiose domande del pubblico. Antonioli ha giocato molto sulla carta del necessario rinnovamento di una amministrazione che, prima solo leghista e quindi in alleanza con Forza Italia poi Pdl, governa Lesmo da vent’anni.

E sul tappeto ha gettato tutta una serie di opere pubbliche e interventi di riqualificazione sempre annunciati e mai realizzati, dalle ex scuole elementari di piazza Dante, all’ex asilo Gaetano Ratti, all’ex convento delle suore canossiane, all’ex Blaschim di Peregallo. Senza contare l’immancabile diatriba sul pgt di recente approvato a tutta forza dalla maggioranza e messo sotto accusa anche dalla Provincia (che è peraltro dello stesso colore politico).

Ripamonti ha ovviamente difeso il suo operato sottolineando i benefici che la realizzazione del Pgt porterà sotto tutti i punti di vista e mettendo in discussione la validità dei rilievi provinciali. Interventi e domande del pubblico hanno spaziato dalla Pedemontana con le conseguenze che porterà l’attraversamento di Lesmo, alla cronica carenza di acque in talune zone. Antonioli in non pochi frangenti è apparso quanto mai vago nelle risposte e negli impegni sulle cose da fare, Ripamonti è spesso scivolato sulle contestazioni al suo operato con repliche polemiche.

Non sono mancati appunti alle sue reiterate sottolineature di essere ‘cattolico’ e di aver usato contatti Facebook per inoltrare materiale elettorale. Insomma punzecchiature a raffica al di là del solito lavoro di applausi e rumoreggiamenti delle rispettive claques. Ma la serata è stata oltremodo frizzante vuoi anche per la temperatura esterna più invernale che primaverile. Venerdì si va a Senago è l’atmosfera sarà sicuramente ancora più calda: si torna infatti alle urne due anni prima del previsto per la caduta dopo meno di due anni della giunta di centrodestra.
Luigi Losa