Lentate, respirò amianto in PirelliL’azienda ora rischia il processo

Viveva a Lentate uno degli operai dell'azienda milanese morto di cancro insieme ad altri 40 colleghi. Il 12 aprile il tribunale di Milano deciderà se rinviare a giudizio undici dirigenti della Pirelli.
Lentate, respirò amianto in PirelliL’azienda ora rischia il processo

Lentate sul Seveso – Il colosso Pirelli rischia di finire alla sbarra per aver ucciso anche un operaio specializzato di Lentate. La risposta arriverà il 12 aprile, quando il tribunale a Milano giudicherà se amministratori, dirigenti e funzionari dello stabilimento di viale Sarca non abbiano attivato tutte le misure, per evitare di esporre i lavoratori alle polveri d’amianto.

Lo stesso male – Una condizione di lavoro insalubre che avrebbe subito P.C., settant’anni al momento del decesso sopraggiunto una decina d’anni fa, suo malgrado condivisa con altri quaranta dipendenti di cui quindici sono morti, mentre i restanti convivono con gravi malattie. A tutti è stato riscontrato il mesotelioma pleurico, malattia incurabile e mortale, conseguente all’inalazione di fibre di eternit. Il primo caso collegato alla Pirelli risale a una decina d’anni fa, quando, come da prassi, la morte dell’uomo venne segnalata all’Asl e iscritta nel registro nazionale del mesotelioma pleurico.

La procura si muove – Ma la Procura di Milano solo in settimana ha aperto un primo confronto in sede di udienza preliminare. In aula a Milano per conto della famiglia di P.C. si è presentato l’avvocato Massimiliano Costantin con studio a Meda e capogruppo di “Lentate Democratica”. La decisione finale è stata rimandata al 12 aprile, quando si deciderà se gli undici imputati saranno rinviati a giudizio con la pesante accusa di omicidio colposo e lesioni colpose nei confronti dei quarantuno danneggiati. Il reato non cade subito in prescrizione, devono passare quindici anni, ma se passasse la formula con processo breve, non ci sarebbe alcun dibattito in aula. Momenti d’angoscia per la famiglia lentatese, che ha già vissuto la sofferenza di perdere il proprio caro per una malattia devastante.

La vittima
– P.C. ha lavorato per quasi quarant’anni allo stabilimento Pirelli di viale Sarca, dove oggi sorgono l’università Bicocca e un centro commerciale. Entrato inizialmente come semplice operaio manutentore, è diventato col tempo capo manutentore del reparto articoli tecnici, dove l’eternit veniva utilizzato come copertura, muro divisorio tra reparti ed era respirato dai lavoratori per la sua presenza in varie forme anche nel talco utilizzato per la mescola della gomma. P.C. morì quando ormai era in pensione, perché il mesotelioma pleurico è una malattia infida, non si manifesta immediatamente, solo dopo molti anni e nel caso della Pirelli ricostruire le condizioni che l’hanno causata è particolarmente difficile, perché gli stabilimenti sono stati abbattuti.
Cristina Marzorati