1. Lo Statuto dovrebbe avere come obiettivi la riduzione dei costi della politica e la conquista di una provincia autonoma. Il lavoro di stesura dovrebbe essere realizzato in collaborazione con i Comuni, per questo sono favorevole al mantenimento dell’Assemblea dei sindaci. La giunta dovrà essere più snella possibile e il nuovo ente dovrà avere alcune succursali fuori Monza. Sono contrario alla sua abolizione in quanto chi afferma che eliminando le province si risparmierebbero molte risorse racconta una panzana: le loro competenze, infatti, verrebbero distribuite ad altri enti.
2. Sì alla Pedemontana: eppure ora, dopo cinquant’anni di discussioni, c’è ancora chi vorrebbe tornare indietro. La Brianza ha bisogno di nuove infrastrutture tra cui almeno tre linee di metropolitana che colleghino Monza con i comuni a Nord, Nord Est e Nord Ovest e che contribuirebbero a tagliare le code e ad abbattere l’inquinamento atmosferico, elementi che si ripercuoterebbero in modo positivo sulla salute dei residenti. Il problema è che per realizzare i progetti ci vogliono i soldi che invece vanno tutti a Roma mentre i nostri sindaci sono costretti a cercare la carità. L’ambiente necessita di molte cure e di tutele perché, oltre al Parco, sul nostro territorio non sono rimaste molte aree verdi. La Provincia dovrà, inoltre, affrontare in modo concreto il problema del depuratore di San Rocco che, con i suoi odori, ammorba da decenni gli abitanti del quartiere.
3. La Provincia non può detassare le aziende ma può comunque giocare un ruolo di sostegno nei confronti delle imprese e del commercio. Deve inoltre supportare i lavoratori in cassa integrazione e chi percepisce bassi salari: a causa di questa crisi economica i brianzoli stanno perdendo quanto hanno conquistato in decenni.
4. Il nuovo ente deve preservare i parchi e i monumenti della Brianza, ma per farlo ha bisogno di risorse che può ottenere solo con l’autonomia fiscale e con un vero federalismo. I sui amministratori dovranno mettere a punto insieme ai comuni un piano di sviluppo turistico che possa richiamare visitatori e creare nuove opportunità di lavoro.
5. Lombardia autonoma è un partito nato il 2 febbraio ma che già conta oltre quaranta consiglieri comunali, soprattutto nel varesotto. In Brianza ci presentiamo da soli per farci conoscere agli elettori: al ballottaggio appoggeremo chi sosterrà il nostro progetto che mira all’autonomia fiscale per tutte le regioni. Tutto il resto, a partire dalle poltrone o dai posti in qualche ente, non ci interessa.