Le reazioni, dal ministro alla Provincia

Monza – «La mafia in Lombardia è fortissima, prospera con il denaro pubblico e si muove con troppa facilità nel mondo degli appalti, oltre che in altri settori economici scelti per la riconversione e il riciclaggio del denaro sporco». E’ quanto denuncia Alfio Nicotra, segretario regionale del Prc Lombardia, commentando l’operazione compiuta questa mattina dai carabinieri di Monza e Sesto San Giovanni (Milano) contro alcune cosche dell’ndrangheta attive nel milanese.

«L’avvicinarsi dell’enorme operazione di Expo 2015, dobbiamo far sì che gli arresti di oggi suonino una sveglia politica e morale in Lombardia» ha aggiunto, perché «c’è il serio rischio che la regione e Milano finiscano ostaggio dall’affarismo mafioso».

Intanto il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha espresso «grande apprezzamento e plauso particolare» al comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Gianfranco Siazzu e al comandante del Comando interregionale ‘Pastrengo’, Carlo Gualdi, per «la brillante operazione che ha portato all’arresto, in Lombardia, Puglia e Calabria, di 20 persone ritenute responsabili di associazione di tipo mafioso, porto e detenzione
illecita di armi ed altro».

«Passare al setaccio tutti gli appalti per la realizzazione delle grandi opere dell`Expo: è necessario attivare procedure speciali per il contrasto delle infiltrazioni mafiose». E’ quanto chiede Alberto Grancini, assessore alla sicurezza della Provincia di Milano, dopo l’operazione compiuta questa mattina dai carabinieri di Monza nei confronti di numerosi esponenti dell’ndrangheta attivi nel milanese.

«L’inchiesta dei carabinieri – conclude Grancini – dimostra come la normativa antimafia non garantisca in automatico gli appalti, mettendoli al riparo della criminalità organizzata».