Le ”lanterne rosse” di CarnateInviduato un bordello cinese

Le ”lanterne rosse” di CarnateInviduato un bordello cinese

Carnate – Lei diceva di avere 25 anni, ma in realtà ne aveva quasi 40. D’altra parte diceva di fare massaggi, ma non era proprio tutta la verità. Così come quello che poteva sembrare un normale appartamento, in fondo era qualcos’altro. E soprattutto lui, che si presentava come cliente, cliente non era, ma un carabiniere. In servizio. È così che i militari della stazione di Bernareggio hanno scoperto una casa d’appuntamenti a Carnate, ieri mattina, in via Libertà 20. Il sospetto era stato dettato da una serie di annunci a pagamento sulla stampa locale, della categoria “Aaa”, con l’offerta di massaggi dopo un contatto telefonico. A rinfrancare i sospetti dei carabinieri, alcune segnalazioni del vicinato, che indicavano quell’appartamento come epicentro di un via vai continuo di uomini, sempre diversi. Non che ci fossero grandi dubbi, ma valeva la pena di verificare fino in fondo.

Il comandante della stazione ha preso un appuntamento fingendosi uno dei tanti clienti dei massaggi. Dall’altra parte, una donna cinese, che ha dato ora e luogo dell’incontro, proprio nell’abitazione di via Libertà. Quando il carabiniere ha suonato il campanello della casa, lei  – che si presentava come 25enne – ha aperto la porta, vestita soltanto di una sottoveste rossa trasparente. Curiosa mise, per una professionista dei massaggi.

Il comandante di stazione ha allora fatto qualche domanda sul tipo di prestazioni possibili e la risposta è stata inequivocabile: non solo quelli che si aspetta, ha risposto lei, ma anche qualcosa di più. È stato allora che sono entrati in azione gli altri carabinieri in servizio e hanno portato la donna a Vimercate, in caserma, dove hanno scoperto che si trattava di una 39enne irregolare: ha ammesso l’attività e ha spiegato che lo faceva da una settimana, indicando anche lo sfruttatore, un connazionale di 43 anni residente a Milano, affittuario dell’appartamento carnatese. 

Dettagli: un massaggio tradizionale costava 60 euro, il resto 100, e il 60 percento degli incassi andavano al 43enne, ora denunciato per sfruttamento della prostituzione. L’uomo è irreperibile.