Limbiate – La città ha perso una delle sue voci storiche. Fortunato Luigi Crippa, cerimoniere ufficiale del Comune che per anni ha reso con dedizione e impegno la sua testimonianza in occasione delle ricorrenze ufficiali, si è spento nella giornata di giovedì scorso. Classe 1921, Crippa continuava a perpetrare il ricordo della sua storia: aveva infatti vissuto in prima persona la Seconda guerra mondiale e la campagna di Russia ed era stato internato in un campo di concentramento sovietico.
Presenza instancabile e puntuale nella cerimonie ufficiali, veniva anche invitato nelle scuole per trasmettere le sue memorie ai giovani studenti. I funerali si sono svolti sabato mattina, nella chiesa di San Giorgio, alla presenza delle autorità, accompagnate dal gonfalone comunale e dal trombettiere ufficiale, e di molti cittadini che hanno così voluto dargli l’ultimo saluto. In prima fila anche i rappresentanti dell’Associazione Combattenti e reduci, dell’Associazione nazionale Alpini e dei bersaglieri.
“La sua intera vita – ha detto don Angelo Gornati, parroco di San Giorgio – è stata donata alla comunità, ha speso la sua esistenza come cerimoniere, per perpetrare il ricordo di quanto vissuto alle giovani generazioni, perché l’esperienza della guerra e dei campi di concentramento non si ripeta”.
Il legame con la città si era rinsaldato ancor di più con la donazione al Comune di una raccolta di documenti e testimonianze sulla Seconda guerra mondiale e nel 2003 Crippa era stato insignito dell’Ape d’oro, massima onorificenza cittadina. "L’associazione era la sua vera forza e la sua anima- racconta Felice Volpi, presidente dell’associazione Combattenti e Reduci- e soffriva molto nel non poter più partecipare attivamente". “Crippa – ricorda il sindaco Antonio Romeo – ha rappresentato per tutti noi un uomo di grande valore”. i.b.