La Lombardia promuove la luganega di Monza (e il risotto) sulla Bbc

Una serie di articoli pubblicitari sui piatti tipici della Lombardia sulla Bbc passano anche dal risotto con la luganega di Monza: in progetto della società del turismo regionale con il Consorzio Grana Padano.
La pagina sul sito della Bbc
La pagina sul sito della Bbc

La Lombardia inserzionista della Bbc per promuovere le città della regione attraverso i suoi piatti: Monza inclusa, ovviamente con la sua luganega nel risotto. Il progetto di promozione territoriale arriva da inLombardia (società della Regione) in collaborazione con il Consorzio Grana Padano e offre un ventaglio di scoperte culinarie al pubblico anglosassone, a cura di Diana Lee.

E allora tortelli di zucca, pizzoccheri, manzo all’olio e missoltini, polenta salsiccia e funghi, trippa di San Bassiano e panettone, gelato alla stracciatella, torta paradiso e amaretti di Saronno, il torrone per parlare nell’ordine di Mantova, Sondrio, Brescia e Como, Lecco e Lodi, Milano e Bergamo, Pavia, Varese. E poi Monza, appunto, con il suo celebre risotto con la salsiccia.

Una salsiccia speciale, la luganega: “The star of the dish is luganega sausage: a prized sausage made with high quality pork, broth, marsala wine and Grana Padano – scrive la Bcc – . Pushed out of its casing and into the pan, its gorgeous fats are left to infuse with carnaroli rice; the risotto is finished off with a generous grating of Grana Padano cheese that adds to the umami of this crowd-pleasing dish”.

La pagine ricorda anche a città capoluogo della Brianza, parlando della Corona ferrea, del Gran premio, delle rose della Villa corredando il tutto da otto fotografie (l’ultima delle quali, a dire il vero, è la basilica di Agliate).

Per il consigliere regionale leghista Alessandro Corbetta è l’occasione per pensare a una valorizzazione della luganega di Monza, mettendo «insieme i produttori esistenti, ed è quindi necessaria una maggior integrazione tra questo mondo tipico e quello della ristorazione: collaborazione che potrebbe dare vita, potenzialmente, a innumerevoli iniziative enogastronomiche legate al prodotto».