La Cartostrong va a CavenagoCosì nascerà un hub logistico

Una cartiera vuole i terreni agricoli di Cavenago Brianza. Si tratta della Cartostrong, un'azienda attiva nel settore della cellulosa e della carta, che storicamente ha sempre avuto sede a Monza. E così l'est Vimercatese si trasformerà in un grande hub logistico.
La Cartostrong va a CavenagoCosì nascerà un hub logistico

Cavenago – Una cartiera vuole i terreni agricoli di Cavenago Brianza. Si tratta della Cartostrong, un’azienda attiva nel settore della cellulosa e della carta, che storicamente ha sempre avuto sede a Monza. Ma siccome ha deciso di riqualificare i propri assetti produttivi, pare ritenga più utile costruire un capannone ex novo, che riqualificare quelli esistenti. La partita è complessa e si gioca su più tavoli. Il primo è quello dell’occupazione.

Infatti se la Cartostrong non avrà il permesso di costruire a Cavenago, a sud dell’A4, pare abbia minacciato di voler lasciare la Brianza e trasferirsi a Voghera, nonostante tutti i suoi attuali lavoratori siano brianzoli. Un secondo tavolo su cui si starebbe trattando è quello provinciale. Infatti i terreni che sono posti a sud dell’autostrada sono considerati dalla provincia di Monza verde agricolo strategico, cioè di importante valenza naturalistica. Il che li rende inedificabili.

Il sindaco di Cavenago, Sem Galbiati, ha le idee chiare sulla faccenda: «Per come vediamo noi la faccenda – ha detto nei giorni scorsi – non ci sono problemi, crediamo che l’insediamento della Cartostrong in paese possa essere una cosa positiva. Però è la provincia a doversi esprimere nel merito, ci sono in ballo posti di lavoro». Da un punto di vista normativo cosa dovrebbe fare il municipio per ‘accogliere’ l’impresa e i suoi capannoni? Così Galbiati: «Una volta raggiunto l’accordo politico, trovare lo strumento urbanistico più adatto non sarà un problema». Un problema però potrebbe diventarlo, a sentire Romano Stucchi, capogruppo del Popolo della libertà in consiglio comunale: «Sono decisioni che ci vengono sempre calate dall’alto, come quella di voler edificare il bosco dei Chiosi – ha detto nei giorni scorsi – senza che ci sia mai un confronto costruttivo con i rappresentanti di tutte le forze politiche. Il sindaco poi non si deve stupire se i cittadini si organizzano e raccolgono le firme».

C’è veramente il rischio che con l’avvento della Tangenziale est esterna a pochi chilometri e con questo primo insediamento a sud dell’A4, la fascia verde compresa tra Cavenago, Caponago e Cambiago si trasformi in un polo logistico-industriale? È, in sintesi, quello che pensano dal Comitato per la tutela del territorio di Caponago: «Il fatto di voler costruire una strada larga sette metri nei pressi di Cascina Bertagna è un sintomo – hanno detto – e probabilmente l’interessamento della cartiera per quell’area cavenaghese ne è un altro».
Lorenzo Merignati