Carate – L’avviso è stato spedito via fax ai municipi dei Comuni dell’Alta Brianza. In coda, la firma di Angelo Cavallaro, veduggese di sessantasette anni, fondatore della “Associazione cittadini lavoratori pensionati Alta Brianza”, che da sei mesi è attiva a Veduggio in piazza IV Novembre. In alcuni palazzi, per esempio in quello di Verano, l’avviso è finito esposto in bacheca, e in tanti lo hanno visto.
Si legge: «Al 31 dicembre 2012 vogliono chiudere l’Inps di Carate a causa dei tagli che sta facendo il governo Monti. In quale Inps saremo costretti ad andare? Che aspettano a muoversi coloro che hanno voce in capitolo? E, infine, ci comandiamo, possibile che queste cose, noi le sappiamo e loro no? E come mai i giornali locali non ne parlano? Speriamo che non siano dalla parte di chi ha deciso di chiudere una struttura che funziona e che interessa a tanti lavoratori e pensionati».
Ore contate per la sede Inps di via Bergamo a cui fanno capo i cittadini dei Comuni di Carate, Besana, Veduggio, Renate, Briosco, Triuggio, Albiate e Verano? Contattato telefonicamente, il veduggese spiega: «Sono pronto a tutto per difendere i poveri pensionati che già fanno fatica ad andare all’Inps di Carate e che da fine anno saranno costretti ad andare altrove. Organizzerò assemblee e raccolte firme, se necessario, per chiedere che l’Inps resti a Carate».
Sembrerebbe che all’origine della decisione di chiudere la sede caratese dell’istituto nazionale della previdenza sociale, ci siano i costi elevati dell’affitto dell’immobile di via Bergamo. Dalla sede centrale dell’Inps, a Roma, contattata più volte tramite l’ufficio stampa, nessuna informazione in merito. Impossibile, al momento di andare in stampa, avere informazioni anche dalla sede regionale e da quella monzese dell’istituto. Restano le preoccupazioni che Cavallaro ha voluto mettere nero su bianco su un foglio bianco, spedito poi via fax a tutti i Comuni della zona, perché il suo appello trovi nelle amministrazioni comunali un megafono che raggiunga tutto il territorio. «Da quello che so . continua Cavallaro – per l’affitto dell’immobile di via Bergano, l’Inps versa 85mila euro all’anno, e si vuole fare economia su questa spesa».
La sede di Carate potrebbe essere accorpata a quella di Seregno. «Ma potrebbe spostarsi anche a Besana o Veduggio, in immobili più piccoli di quello attuale. Noi chiederemo con tutte le nostre forze che l’Inps resti a Carate. Spero che le amministrazioni comunali dei Comuni dell’Alta Brianza siano al nostro fianco. I poveri pensionati della zona non si meritano di non avere più la loro sede». La paventata chiusura dell’ufficio Inps di Carate assomiglia molto alle possibili chiusure dell’ufficio postale di Capriano e del tribunale di Desio, annunciate nei giorni scorsi.
a. br.