Agrate Brianza – Il 28 gennaio di tre anni fa la chiesa di Sant’Eusebio si riempì di autorità e di volti celebri del mondo dello spettacolo, radunati per rendere l’ultimo saluto a Mino Reitano. Sabato 14 luglio, in chiesa parrocchiale, si sono celebrati i funerali di Franco Reitano, 70 anni, fratello di Mino, musicista, manager e autore dei tanti brani incisi dal celebre cantante. Lascia la moglie e cinque figli; lascia un’eredità artistica che è un pezzo della storia della musica leggera italiana. Franco Reitano si è spento mercoledì al Centro tumori di Milano. Giovedì mattina le agenzie di stampa hanno battuto la notizia che si è rapidamente diffusa insieme con le prime note di cordoglio. Venerdì dalla ‘sua’ terra, la Calabria, è stato diffuso il commento del presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, che ha manifestato vicinanza alla famiglia del musicista.
«Sono commosso – ha detto – Franco infatti, oltre ad aver composto, assieme al fratello Mino, tante canzoni di successo, è stato portatore di grande valori umani. Il maestro, come del resto lo sono tutti i calabresi, era attaccato in maniera viscerale alla sua terra. La Calabria perde con lui uno dei suoi figli migliori».
La collaborazione che vide tutti i fratelli Reitano affacciarsi, fin dalla più tenera età, al palcoscenico musicale, per Mino e Franco si trasformò presto in uno stretto sodalizio a due che si tradusse in decine e decine di brani e nella firma di grandi successi portati alla notorietà dallo stesso Mino oppure affidati all’interpretazione di altri artisti di primo piano, come Ornella Vanoni. Questa storia muove i primi passi in Calabria, negli anni Cinquanta, con l’orchestrina dei fratelli Reitano impegnata in spettacolini e piccole esibizioni sulla scena locale, per spostarsi all’estero, in Germania, negli anni Sessanta con il complesso a quattro che macina gavetta ed esperienza, anche a fianco di nomi grandissimi come i Beatles.
Fino al ritorno in patria e all’avvio di un cammino che, negli anni Settanta, porterà Mino Reitano al successo in Italia e nel mondo, con il fratello Franco sempre a fianco, nella produzione artistica così come nella avveduta gestione della carriera. Tra i titoli da citare, quelli intramontabili e noti ai più, che portano in calce anche la firma di Franco Reitano ci sono senz’altro ‘Avevo un cuore che ti amava tanto’ del 1968 e dello stesso anno ‘Una chitarra cento illusioni’, che vendette oltre 500mila copie, e ancora ‘Una ragione di più’, del 1969, affidata alla voce di Ornella Vanoni e ripescata ciclicamente come cover, ‘Meglio una sera (piangere da solo)’ portata in coppia con Claudio Villa a Sanremo nel 1969, e poi ‘Era il tempo delle more’, con cui Mino Reitano vinse nel 1971 Un disco per l’estate.
È solo un piccolo spicchio di amarcord di una carriera lunga e fitta di presenze, che esplora anche il campo delle colonne sonore cinematografiche, e che procederà con qualche alto e basso negli anni Ottanta, fino a riprendere quota ancora. Con i due fratelli Reitano sempre a fianco.
Anna Prada