Desio/Giussano – Non solo Regione Lombardia, anche Desio e Giussano chiedono i danni alla “cricca” brianzola. Il comune di Desio si è costituito parte civile al processo per il crac Pellicano, che vede imputati, tra gli altri, i desiani Massimo Ponzoni e Rosario Perri e l’ex assessore all’urbanistica Antonino Brambilla. L’amministrazione, che affida la difesa all’avvocato Fabio Giarda, chiede un maxi risarcimento da un milione di euro. Una cifra davvero consistente.
«Il danno per Desio è stato enorme» spiega il sindaco Roberto Corti, che ha firmato a inizio maggio la delibera di giunta per la costituzione di parte civile e l’affidamento dell’incarico della difesa all’avvocato di fiducia. «Dalle carte emerge che la nostra città è stata condizionata per anni da una gestione che non teneva conto del bene comune ma solo degli interessi privati». Il danno è prima di tutto di immagine.
«Ora Desio è conosciuta per fatti negativi, per le operazioni illecite che si sono tenute sul territorio, svelate dalle inchieste. Sarà poi il giudice a giudicare, ma stando agli atti, emerge la gestione illecita della cosa pubblica ».
Giussano è stato ammesso come parte civile nel processo che vede coinvolta la «cricca» brianzola nei confronti dell’ex sindaco Franco Riva,agli arresti domiciliari dallo scorso mese di gennaio. I giudici hanno accolto la richiesta avanzata dal Comune tramite il legale Gian Piero Fagnani. Danno all’immagine, danno consequenziale e patrimoniale sono le tipologie di danno che l’amministrazione avrebbe subito. E’stato quantificato un risarcimento di 200 mila euro. Riva, nell’iter del Pgt, avrebbe operato «a vantaggio dell’operatore privato,ma in danno della collettività».
Giussano si è costituita anche nei confronti dell’ex assessore regionale Massimo Ponzoni e Filippo Duzioni,il faccendiere bergamasco legato all’«affaire» outlet e che avrebbe fatto da intermediario fra il Comune e la società che avrebbe realizzato il centro commerciale.