Il precedente nel 2008 a UsmateCadde un elicottero, due morti

Il precedente nel 2008 a UsmateCadde un elicottero, due morti

Usmate – (articolo pubblicato il 26 gennaio 2008) Una nebbia fitta come non se ne vedevano da anni, decine di soccorritori all’opera, detriti ovunque e un insopportabile odore di cherosene, di bruciato. Ma soprattutto i due corpi di Giuseppe e Domenica Oliva, coniugi cinquantenni, residenti nel bresciano che domenica scorsa hanno pranzato da amici di Carnate scegliendo l’elicottero come mezzo di locomozione, un monoturbina di dimensioni e potenza ridotte.

Le cause del disastro sono ancora da accertare, forse non si conosceranno mai, forse è stata colpa della nebbia, fatto sta che verso le 15.40, il velivolo pilotato dall’uomo si è schiantato contro un terrapieno in prossimità della tangenziale est di Milano, ha preso dentro nella rete di protezione di un ripetitore e dopo aver preso fuoco si è letteralmente disintegrato sulla rampa d’ingresso della strada. Soccorritori e forze dell’ordine si sono precipitati sul luogo dei fatti, ma senza poter fare più nulla per i due passeggeri. Sull’asfalto e nel prato adiacente non si è trovato un pezzo di elicottero più grosso di mezzo metro, il cadavere carbonizzato del marito è stato rinvenuto a ridosso del guard rail e quello di lei, orrendamente mutilato, sul lato opposto della carreggiata, in prossimità della recinzione della ditta Aurora, sfondata dallo schianto.

Uno scenario terribile che ha richiesto uno spiegamento di forze eccezionale, dai vigili del fuoco Vimercate, Monza, Seregno, Lissone e Carate ai volontari del 118 (Avps e Croce Rossa Villasanta), dai carabinieri agli uomini della polizia stradale arcorese, titolari dei rilievi del caso. L’ipotesi più probabile è che dopo aver urtato il terrapieno, l’elicottero sia andato in avaria e che poi la rete urtata si sia attorcigliata intorno all’elica. Quel che è certo è che il mezzo ha toccato l’asfalto già sotto forma di una palla di fuoco. Lo ha dichiarato Giusy, parrucchiera di 38 anni che a quell’ora viaggiava in auto sul tratto stradale interessato, insieme ai suoi due figli.

«Mia moglie mi ha chiamato per telefono poco dopo – ha detto il marito, residente a Usmate – e mi ha detto che un’auto incendiata era caduta dal cielo. Si è trovata tra le fiamme, ha fatto appena in tempo a uscire dall’Opel Astra e a mettere in salvo i nostri figli. Qualcuno che ha visto la scena l’ha aiutata». «Grazie a Dio stiamo tutti bene», ha invece commentato la donna, pochi minuti dopo i fatti. I lavori di soccorritori e forze di polizia sono proseguiti fino a sera. Intorno alle 19 le due salme ricomposte e scortate dalla polizia stradale, hanno raggiunto l’ospedale di Vimercate.