Il giardino dei ciliegi, di Cechov:la leggerezza di un tramonto

«Il giardino dei ciliegi» al Binario7 questo fine settimana, per la stagione di prosa a Binario 7(via Turati).  Protagonista, una nobile famiglia di fine secolo e il suo declino, che Comteatro legge in chiave moderna. Sconto ai lettori del Cittadino.
Il giardino dei ciliegi, di Cechov:la leggerezza di un tramonto

Monza – «Il giardino dei ciliegi» al Binario7 questo fine settimana, per la stagione di prosa «Teatro+Tempo presente». Il classico moderno di Anton Cechov è a Monza con la regia di Claudio Orlandini, per Comteatro. Tre spettacoli, tra sabato 10 e domenica 11 marzo. Scritto all’alba del Novecento, tra il 1902 e il 1903, «Il giardino dei ciliegi» fu presentato da Cechov inizialmente come una commedia; anche se la sua storia – nelle rappresentazioni e nella lettura – l’hanno sempre più avvicinato a una metafora della condizione umana.

Protagonista, una nobile famiglia di fine secolo e il suo declino, preludio di quella borghesia che comincia a essere sopraffatta dalla rivoluzione. Il giardino dei ciliegi è quello che sta accanto alla sua abitazione e rischia di andare perduto fino all’intervento di un facoltoso mercante. Sul palco del Binario7 ci saranno Giulia Bacchetta, Carola Boschetti, Monica Barbato, Luca Chieregato, Claudio Orlandini e Marzio Paioni. «Lo spazio vuoto – scrive Comteatro – si anima mano a mano; entrano i servi muti, preparano l’arrivo dei padroni, aprono il luogo dei bambini: la camera che racconta la difficoltà di allontanarsi dal ‘bel passato’.

La scelta è di una partitura in movimento, dove gli attori sono contemporaneamente prima servi silenti – spettatori privilegiati di un mondo che si sgretola lentamente – per poi divenire personaggi che raccontano la loro umanità leggera e decadente; figure sospese tra il passato e il presente. Dall’alto cadono veli bianchi, alberi morti che raccontano in una atmosfera poetica, la scena minima, un’epoca che si perde, la leggerezza dell’essere e la lievità recitativa».

Lo spettatore è condotto poco a poco in questa atmosfera – tra casa e giardino – di abbandono e lenta fine. «Comteatro sceglie di affrontare questo capolavoro del teatro moderno, a più di cento anni dalla morte dell’autore, nel tentativo di renderlo possibile ancora oggi. Presto lo spettacolo abbandona il piano della realtà per diventare baluardo dell’infanzia perduta, angolo di giochi, luogo della memoria e della sospensione. I personaggi attraversano la scena con la leggerezza che li contraddistingue e che svela lentamente le inquietudini che ognuno di noi nasconde sotto la pelle» concludono i produttori.

Il cartellone del Binario7 prevede tre spettacoli: sabato sera alle 21 e domenica, alle 16 e alle 21. I biglietti costano 18 euro, 12 per il ridotto, 6 per gli under18 (prenotazioni anche online su www.teatrobinario7.it). Prossimo spettacolo di «Teatro+Tempo presente», il 31 marzo e 1 aprile, «Cleopatras» di Giovanni Testori.
L. Ros.

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