”Il cavallo rosso”in percorso culturale

”Il cavallo rosso”in percorso culturale

Besana – I percorsi culturali “cortiani”: un progetto per ricordare, tutelare e godere delle bellezze della Brianza. Si tratta di un’idea che coinvolge due Province – Monza e Lecco -, quattro comuni – Besana, Renate, Giussano e Nova Milanese –, il Consorzio Brianteo Villa Greppi, l’Associazione Brianze e l’Aciec (Associazione culturale Internazionale Eugenio Corti). Un percorso letterario che ha tutta l’intenzione di non fermarsi a qualche pannello da posizionarsi nei luoghi che oggi sono il risultato della storia: quella recente e quella narrata da Corti nella sua più grande opera, “Il cavallo rosso”.

Non solo un percorso fisico con riferimenti storici e letterari, bensì un punto di partenza per la promozione di un romanzo, di uno scrittore e di un territorio che ha tante potenzialità ancora inespresse e necessita di tutta l’attenzione, l’amore e il lavoro della propria cittadinanza. La creazione di questo percorso – le tappe non sono ancora definitive ma sono stati resi noti alcuni “tematismi” dai quali è semplice poter evincere quali saranno i luoghi prescelti – non sarà utile solo al tentativo di creare un senso comune brianzolo, partendo dalla storia moderna della Prima Guerra Mondiale. Bensì, sarà un ottimo punto di partenza per ricostruire un turismo locale, un piccolo turismo “di nicchia”, fatto di paesaggio, storia disseminata da gustare non più solo “per caso” o “per sbaglio”.

Il progetto prevede anche la creazione di una collana di quaderni dedicati al “Cavallo rosso”: un kit non solo cartaceo, ma anche multimediale per un pubblico vasto che possa così fruire in maniera semplice e capillare di un’opera che da sola rimanda ad una storia, ad un senso di appartenenza. «Il progetto – ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione l’assessore alla cultura della Provincia di Monza e Brianza, Enrico Elli – prevede la realizzazione di diverse attività volte a potenziare l’attrattiva e la visibilità di tutto il percorso letterario, dando la possibilità ai visitatori di dedicare del tempo alla scoperta di questo grande autore brianzolo che nel suo libro narra dell’etica del lavoro e della cultura del lavoro. Non solo. Ambientato in Brianza, il romanzo di Corti narra in ogni pagina quella religiosità che è propria del nostro popolo e la stessa opera è scritta con un tratto identificativo molto forte».

Un progetto che partendo dalla conoscenza diretta dei luoghi che vediamo ogni giorno possa condurre ad un romanzo che ancora oggi ha un grande bisogno di essere diffuso. E, grazie ad un giro circolare che si chiude in fretta, passare dalla lettura del romanzo ad una maggiore tutela dei “luoghi cortiani”, la cui bellezza e importanza storica è stata lasciata fino ad oggi ai racconti e all’humus popolare, ma che forse ha bisogno di una mano per non andare perso. «Perché tutto quello che non viene salvato è perso per sempre» ha dichiarato Marco Benedetti, l’assessore alla cultura della Provincia di Lecco.
Elena Sandrè