Limbiate – L’area dell’ex ospedale psichiatrico di Mombello ritorna alla ribalta della cronaca e, come spesso accade, a pagare il conto è stato l’Istituto agrario ”Luigi Castiglioni”. Nei giorni scorsi qualcuno nottetempo si è introdotto nel comparto per cercare qualcosa di valore da portare via. L’attenzione si è concentrata sulla tensostruttura, situata ai piedi della collina, che ospita la palestra. Qui sono stati sradicati tutti pozzetti in cemento e portati via i collegamenti in rame della messa a terra.
Anche se il bottino è stato molto scarno, visto che complessivamente è stato asportato poco più di mezzo metro di cavi rivestiti in ”oro rosso”, i danni alla struttura sono stati notevoli. Anche perché i delinquenti non si sono accontentati e hanno tagliato il tendone in più punti per cercare di entrare in palestra. Il primo tentativo di crearsi un varco è andato a vuoto, perché effettuato proprio nel punto in cui vengono lasciati i materassini, ma il secondo ha avuto successo. I ladri hanno così portato via tutti i palloni, il compressore utilizzato per gonfiarli e un lettore cd.
A essere presa di mira è stata poi una vicina serra adibita alla coltivazione dei pomodori in idroponica. Anche in questo caso è stato tagliato il telo con una cesoia. Qui però i malviventi sono andati a colpo sicuro, concentrandosi sulla pompa ad immersione che fa circolare la soluzione nutritiva. Mentre i collegamenti alla messa a terra sono stati subito sostituiti, le falle dei tendoni di palestra e serra sono stati tamponati in qualche modo con del cellophane. Una soluzione che non poteva che essere provvisoria. Gli autori di questi furti sono ancora sconosciuti. Nella stessa serata dell’incursione, dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza il custode ha visto alcune persone intente a scavalcare la recinzione che si affaccia su via Garibaldi. Immediatamente ha aperto le porte del cancello elettrico per spaventarli e ha chiamato i carabinieri. Gli uomini dell’Arma ha intercettato il gruppo poco distante, ma sembra da escludere che alcuni giovani siano interessati a rubare dei collegamenti di rame e una pompa ad immersione.
Indipendentemente dai responsabili di questo episodio, è assodato che l’area dell’ex Antonini, vista anche la sua estensione, diventi terra nessuno quando arriva il buio. All’interno del comparto, sempre accessibile da via Monte Grappa, lo spaccio e gli atti vandalici sono all’ordine del giorno.
Fabio Cavallari