I funerali di Massimo Cambiaghivittima del lavoro a Brugherio

I funerali di Massimo Cambiaghivittima del lavoro a Brugherio

Brugherio – «A noi piace ricordarti così, con il numero cinque sulle spalle e la fascia tra i capelli». Con queste parole gli amici di Massimo Cambiaghi, compagni della squadra di calcio in cui giocava a Cologno, hanno salutato la vittima dell’infortunio mortale sul lavoro della scorsa settimana. I funerali sono stati celebrati mercoledì, nella chiesa parrocchiale, da don Vittorino Zoia, alla presenza di una vera folla che nonostante la giornata lavorativa e la pioggia battente, ha voluto prendere parte alla commemorazione. Tutti stretti intorno alla famiglia e a quel feretro decorato con una corona di rose bianche.

L’omelia –
«Una tragedia come questa – ha detto il parroco nell’omelia – sollecita tante domande. Cos’è capitato? Come mai? Ma la domanda che bussa alla porta nel profondo del nostro cuore è un’altra, che senso ha la vita? E la risposta non sta a noi ma al Signore. Questa morte ci tocca da vicino, ci chiediamo se Dio non poteva fermare quella macchina assassina e a Dio dobbiamo chiedere di aumentare la nostra fede». Alla fine della cerimonia, il parroco ha benedetto il feretro e l’ha incensato, preparandolo alla sepoltura presso il cimitero cittadino.

Gli amici – E l’ultimo ricordo è arrivato proprio dai compagni di calcio di Cambiaghi che hanno affidato a uno di loro una commovente lettera.
«Domenica non abbiamo giocato – ha letto l’amico con la voce piena di emozione – tu mancavi e mancava il tuo contagioso entusiasmo». Con un dolore dignitoso e composto si è concluso il funerale del 44enne brugherese, dipendente della ditta locale Vsp bulloneria di via Aristotele. È qui che l’operaio ha perso la vita la settimana scorsa, schiacciato da una pressa, poco prima di mezzogiorno.

Le indagini –
Sul tragico incidente sono ancora puntati i riflettori delle autorità competenti, dagli ispettori dell’Asl agli agenti della polizia locale di via Quarto. L’autopsia è stata effettuata lunedì e gli esiti saranno disponibili entro un mese. Nel frattempo gli inquirenti della procura di Monza hanno nominato un consulente tecnico incaricato di effettuare una perizia sul macchinario a cui stava lavorando Cambiaghi. Passata in secondo piano l’ipotesi di un malore, è su un possibile malfunzionamento della pressa che si concentrano i sospetti della magistratura, impegnata a chiarire le cause dell’incidente. Nel registro degli indagati sono iscritti i tre titolari, oltre alla società di via Aristotele in quanto persona giuridica.
Federico Berni
Valeria Pinoia