Gli animalisti tornano alla HarlanCorrezzana, presidio il 20 ottobre

La manifestazione è annunciata per il 20 ottobre: sabato a Correzzana torneranno gli animalisti antivisezionisti davanti ai cancelli della Harlan. In difesa dei macachi arrivati dalla Cine e che, per l'associazione Freccia 45, «sono ancora lì».
Gli animalisti tornano alla HarlanCorrezzana, presidio il 20 ottobre

Correzzana – «I macachi sono ancora lì e secondo alcune indiscrezioni tra gli acquirenti ci sarebbe la Medical Sciences di Nerviano». Lo dice la presidente Susanna Chiese del gruppo animalista Freccia 45 su Harlan. Lo stabulario di Correzzana, dopo lo sbarco delle 104 scimmie cinesi arrivate qualche mese fa, ha visto un andirivieni di manifestazioni di protesta da parte degli antivivisezionisti, controlli delle forze dell’ordine preposte e interrogazioni in tutte le sedi istituzionali.
Ora la galassia degli animalisti si sta preparando per un nuovo corteo contro la società di via Fermi. «Abbiamo in programma per il 20 ottobre un corteo con varie associazioni partendo dal Comune alle 14.30, facendo tappa a Lesmo per poi terminare davanti ai cancelli dell’azienda – fa sapere Chiese – per far sentire la nostra voce e liberare i primati. Avremmo voluto anche tenere una conferenza nella casa comunale sull’argomento, ma il sindaco Andrea Zanone Poma ce lo ha negato».

Lo stesso sodalizio aveva presentato un ricorso alla Procura di Monza per chiedere il sequestro degli animali, ma al momento non ci sono ancora risposte in merito. «Speriamo di avere qualche aggiornamento la prossima settimana, secondo noi i macachi si trovano ancora nell’allevamento correzzanese e secondo quanto ci risulta dal fascicolo sulla questione presente in Regione tra i possibili acquirenti delle scimmie ci sarebbe il centrodi sperimentazione di Nerviano Medical Sciences».
L’autunno si prevede ancora caldo per la multinazionale americana, che già sabato 29 settembre ha visto sfilare i manifestanti davanti alla propria sede di Udine. A Correzzana dovrebbero arrivare persone anche da oltreoceano, direttamente dagli Stati Uniti.
Michele Boni