Giussano, su Fb gruppo insultanteSolidarietà della rete a Stefano

Giussano – «Quando mio marito l’ha saputo, ha sorriso. Credo che la sua sia la reazione migliore di fronte a quel che è accaduto». Chantal Borgonovo, moglie di Stefano, l’ex calciatore professionista giussanese affetto da sclerosi laterale amiotrofica, commenta così la comparsa sul social network Facebook del gruppo «Abbattete Stefano Borgonovo», diventata di dominio pubblico ieri, quando l’Ansa ha rilanciato la notizia dell’apertura di un’indagine da parte della Polizia postale, per appurare eventuali responsabilità di natura penale. Il fondatore del gruppo, che ha registrato appena tredici iscritti, ha motivato la sua iniziativa rivolgendo a Borgonovo l’agghiacciante accusa di approfittare della sua malattia, che lo costringe all’infermità assoluta e a esprimersi attraverso un sintentizzatore vocale da quattro anni, tanto da indurre «giornali, siti internet, televisione» a parlare di lui tutti i giorni. «Conforta che sul web siano state numerose le prese di distanza da questa iniziativa (sono infatti stati creati anche numerosi gruppi di solidarietà all’ex calciatore, nda) – conclude Chantal Borgonovo –. Spiace solo che ne sia uscito sporcato, seppur in parte, il lavoro di sensibilizzazione che stiamo facendo, cui tutti hanno fin qui riconosciuto un profilo di serietà». La pagina è stata per fortuna già rimossa.

Le reazioni della politica – «Gli insulti a Borgonovo su Facebook? La gente impari a saper vivere in una società civile da chi ha dimostrato di amare la vita». Commenta così il vicepresidente del Pdl in Regione, Roberto Alboni, la notizia del gruppo contro l’ex campione di Milan e Fiorentina. «Stefano Borgonovo – aggiunge Alboni – non solo è stato un giocatore di buonissimo livello, ma soprattutto oggi si sta dimostrando un grande campione nella vita, pur dovendo affrontare ogni giorno un avversario terribile come la Sclerosi laterale amiotrofica. Questi intelligentoni del web imparino a saper vivere in una società civile con la C maiuscola da chi in questi anni, ogni giorno, sta dimostrando di amare la vita. Ed anzi, paradossalmente a ritenersi più fortunato di altre persone, come descritto nelle pagine della sua autobiografia». Alboni conclude con una promessa: «Andrò a chiedere scusa di persona a Borgonovo e avere una foto da chi come pochi ha da insegnare, a me per primo, cos’è la vita e i suoi valori. Da interista, ma da amante del calcio, sarà sempre un eroe e un esempio da seguire. E se avrò l’onore di fare una foto con lui gli chiederò se, solo con il suo permesso, potrò metterla su Facebook».
P.Col.