Giussano ricorda mons. GalbiatiTarga celebrativa sulla casa natale

Giussano ricorda mons. GalbiatiTarga celebrativa sulla casa natale

Giussano – La città ha ricordato la figura di monsignor Enrico Galbiati. L’insigne biblista nacque in città nel 1914 e si trasferì presto a Verano. Presi gli ordini, Galbiati divenne un raffinato biblista, esperto di liturgia orientale e prefetto della Biblioteca Ambrosiana. A sei anni dalla sua scomparsa, la Comunità pastorale e l’amministrazione comunale hanno voluto celebrarlo con un’intensa settimana di incontri pubblici. Mercoledì scorso, è stata celebrata in suo onore una messa bizantina nella basilica dei Santi Filippo e Giacomo, con la partecipazione del coro “Russia Cristiana”. Venerdì sera, invece, insala consiliare, si è tenuta una tavola rotonda con i Dottori della Biblioteca Ambrosiana monsignor Marco Navoni, don Gianantonio Borgonovo e monsignor Piefrancesco Fumagalli. Presenti anche il parroco don Norberto Donghi e l’assessore alla Cultura Marco Citterio. Sabato mattina poi l’inaugurazione di una targa in piazza San Giacomo in onore dell’alto prelato. La targa è stata posta nell’angolo della piazza dove, nel lontano 1914, sorgeva la casa che diede i natali a Galbiati. A scoprire la targa sono stati il sindaco Gian Paolo Riva e don Norberto Donghi. «Per questa serie di eventi – ha detto il sindaco – devo ringraziare gli amici di Robbiano e il nostro don Agostino Cerri. Don Agostino si sta riprendendo e, pur non essendo qua, ha fatto molto per noi. Invito tutti a guardare il sito internet della Chiesa di Milano: lì c’è una descrizione approfondita su monsignor Galbiati». «In questo tempo – ha aggiunto il parroco – in cui si sentono tante notizie di sacerdoti che danno cattivo esempio, è bello essere qui a ricordare un prete che ha dato tutto se stesso per gli altri. Galbiati fu prefetto della Biblioteca Ambrosiana, uno dei centri culturali più ricchi del mondo. Fino alla morte fu un sacerdote che non mise mai al centro se stesso, ma solo gli altri. Era una di quelle persone che non volevano essere al centro dell’attenzione. Forse, se fosse qui, non apprezzerebbe una targa celebrativa. Ma noi sappiamo che è importante ricordarlo. Ringrazio Luigi Folcio per averci dato un prezioso aiuto nell’organizzare tutta la manifestazione».
Leonardo Marzorati