Giussano, parterre di stelleper la biografia di Borgonovo

Giussano, parterre di stelleper la biografia di Borgonovo

Milano – «Ho imparato ad apprezzare ciò che mi è rimasto. So che c’è addirittura chi ha meno di me. Quindi rido». Stefano Borgonovo ha commosso così la platea che ieri, mercoledì, nella sala Buzzati di via Balzan a Milano, ha assistito alla presentazione di «Attaccante nato», il volume in cui ha raccontato, insieme a Alessandro Alciato di Sky, la sua esperienza prima di calciatore affermato e ora di malato di sclerosi laterale amiotrofica. Attraverso il sintetizzatore vocale che gli consente di comunicare con il mondo, in barba all’aggressività della patologia, definita «l’inquilino poco rispettoso e maleducato che abita il mio corpo, al quale pago per giunta l’affitto», Borgonovo ha interagito attivamente con gli intervenuti. Coordinati da Andrea Monti, direttore della «Gazzetta dello sport», che ha curato l’organizzazione del pomeriggio, hanno portato la loro testimonianza tra gli altri Chantal Borgonovo, il già citato Alciato, Roberto Baggio, compagno preferito di Stefano, Marcello Lippi, commissario tecnico della nazionale italiana, Massimo Moratti, presidente dell’Inter, Demetrio Albertini, Franco Baresi, Stefano Eranio e Paolo Maldini, ex giocatori del Milan, Massimo De Luca, direttore della testata sportiva della Rai, e Mino Favini, che scoprì il giovane Borgonovo quando si occupava del vivaio del Como.
Le testimonianze della moglie e degli amici – «Ho 43 anni e conosco Stefano da quando ne avevo 15 – ha spiegato Chantal Borgonovo –. La malattia lo ha cambiato fisicamente, ma per me è sempre la persona di prima e il nostro rapporto di marito e moglie non è mutato». Accorato nel suo intervento è apparso Lippi: «Credo che per Stefano sia stato importante confessare la sua nuova situazione. Da quando ha cominciato a raccontare, il mondo gli si è stretto attorno e per lui è stata un’iniezione di fiducia fondamentale». Molto delicato Moratti: «Di una persona coraggiosa come Stefano colpisce l’amore per la vita, che ci pone di fronte a una riflessione diversa da quelle cui solitamente dedichiamo del tempo. Quest’esperienza ci sta dando moltissimo».
Borgonovo e Balotelli – Il massimo dirigente nerazzurro ha poi scherzato sulla lettera inviata qualche settimana fa da Borgonovo a Mario Balotelli, indubbiamente e suo malgrado il personaggio del giorno del calcio italiano dopo la semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona, lettera in cui l’ex professionista giussanese ha chiesto al talento ribelle bresciano perché non rida mai: «Oggi parlare di Balotelli è un suicidio. Spero però che Lippi si sia convinto a portarlo al mondiale…». Emozionato per parte sua Maldini: «La prima volta che ho visto Stefano così, ho pianto per lui. Oggi invece incontrarlo mi regala serenità». Il parere più toccante, capace di riassumere il senso della presentazione, è stato però quello di Carlo Pallavicino, amico e già procuratore di Borgonovo: «Il mio sogno è quello di tornare a sentire la sua voce». Un sogno indubbiamente molto condiviso… «Attaccante nato», edito da Rizzoli, è in vendita in tutte le librerie al prezzo di 15 euro.
Paolo Colzani