Giussano, le entrano in casae le portano via soldi e preziosi

Monza: truffe agli anziani,l’allarme del procuratore capo

Giussano – Quando per carpire la fiducia di un anziano bastano faccia pulita e modi gentili. Questa volta a finire nel mirino dei soliti truffatori è stata una pensionata residente nel centro cittadino, raggirata con la scusa di controllare delle bollette, che si è ritrovata la camera da letto ripulita da soldi e preziosi. Scenario è stata piazza San Carlo, dove nella mattinata di  venerdì un uomo sui quarant’anni ha suonato al campanello dell’anziana. Sola in casa, la donna prima ha guardato con sospetto dallo spioncino, poi ha aperto. Davanti a lei si è presentato un bel ragazzo, vestito alla moda, ha dichiarato di essere un fantomatico addetto al controllo delle bollette. Lei all’inizio era titubante, lui ha insistito che una verifica le avrebbe permesso di risparmiare, che i suoi figli sarebbero certamente orgogliosi della sua scelta e alla fine ha ceduto. Errore: entrato in casa, il truffatore ha capito di aver raggiunto l’obiettivo. I due iniziano a parlare amabilmente, lui le fa battute simpatiche, chiacchierano di famiglia, naturalmente delle bollette, l’uomo s’intrattiene almeno trenta minuti, alla fine saluta, ringrazia e frettolosamente le fa sapere che sarà informata sul buon esito del loro incontro. La pensionata contraccambia i saluti, chiude la porta, ma mentre si allontana dall’uscio di casa per tornare in cucina le vengono in mente i tanti appelli lanciati dalla televisione e in particolare quei servizi dettagliati messi in onda da “Striscia la Notizia”, dove s’illustrano infinite e machiavelliche trappole ai danni di pensionate sole proprio come lei. A questo punto la paura inizia a crescere, la cucina è a posto, in sala non ci sono problemi, entra in camera da letto e qui tutto è sottosopra: i cassetti del comò sono aperti, le ante dell’armadio spalancate, il letto è disfatto e soprattutto soldi e preziosi sono spariti. Lei è disperata e ripensa a qualche attimo prima, quando chiacchierava con quell’uomo e rammenta un video visto in Tv, in cui veniva simulata la scena di un’anziana seduta al tavolo con un uomo, che le spiegava delle bollette, mentre un complice era riuscito a entrare in casa. Come? Il truffatore si era lasciato la porta aperta alle spalle, facendo addirittura un gesto cavalleresco, invitando la signora a precederlo. In realtà la voleva distogliere dal gesto più naturale: girare la chiave nella toppa e chiudere il portone. Mentre i due parlano fitto fitto, il complice apre la porta, allunga il passo, silenzioso come un gatto s’infila in camera da letto, arraffa il possibile, prima di uscire fa un gesto al compare e il gioco è fatto.
Cristina Marzorati