Lesmo/Lentate/Cogliate – Non c’è pace per le natività. In nessuna parte della Brianza. Mai come quest’anno sono numerosi gli episodi di presepi vandalizzati da ignoti, che hanno sfruttato le ore notturne per incendiare o distruggere le statue che compongono la sacra rappresentazione.
Cogliate – Il presepe posizionato dall’Avis di Cogliate nella rotonda dedicata ai donatori del sangue in via Dante è stato preso di mira da ignoti vandali, così come quello organizzato dalla Contrada La Costa in piazzetta a Solaro. A Cogliate qualche maleducato ha spezzato in due la statuetta del Gesù Bambino, realizzata in polistirolo dagli stessi volontari, ed ha gettato lontano i pezzi rimasti. Mentre a Solaro, l’installazione, oltre al solito attacco alla statuetta del bambinello, ha subito numerosi e diffusi danni alla struttura. Frutto anche qui di maleducazione e disattenzione delle persone.
Lentate sul Seveso – É stata una bravata di pessimo gusto, quella che alle prime ore di mercoledì 2 gennaio ha ridotto in cenere una rappresentazione di Gesù Bambino. Anche quest’anno i volontari dell’associazione “Copreno in movimento” hanno dato un tocco natalizio al centro di Copreno, installando in piazza Fiume all’angolo con via Montello, sotto un angolo del portico dell’antica chiesa di Sant’Alessandro, la capannina in legno con all’interno Giuseppe, Maria, il bue, l’asinello e al centro della scena il Bambinello, accolto da due pastori in preghiera e da una pecorella. Statue quasi a grandezza naturale di legno, che qualcuno ha mal digerito. Alle 2 del mattino di mercoledì scorso, probabilmente con un accendino o un fiammifero, ignoti hanno dato alle fiamme soltanto Gesù Bambino. Fortunatamente un addetto alla vigilanza privata, in transito dalla piazza per controllare le attività commerciali, ha notato le fiamme e ha chiamato i vigili del fuoco. Una squadra dei pompieri di Seregno ha subito domato il fuoco, evitando che l’incendio intaccasse anche il resto della sacra rappresentazione. La statua del Bambinello si è letteralmente sciolta, ridotta a un braciere fumante, gli altri personaggi non sono stati nemmeno sfiorati dal fuoco, segno che non è stato utilizzato del materiale infiammabile gettato su tutta la capannina, ma si è trattato di un brutto dispetto mirato. La stessa notte qualcuno avrebbe anche tentato di entrare proprio nell’antica chiesa di Sant’Alessandro. Sulla porta laterale che si affaccia su via Montenero, sono stati notati degli evidenti segni di un tentativo d’effrazione: accanto alla serratura il legno è stato scavato, mentre lo zoccolino a terra è stato parzialmente staccato, giovedì i pezzi erano ancora ai piedi di una delle grondaie di scolo. L’episodio è stato commentato anche dal parroco, don Italo Miotto, durante la prima messa della giornata a Copreno: «Preghiamo per il gesto che è stato fatto ai danni del presepe». Invece sulla concomitanza dei due episodi, il tentativo di effrazione e l’incendio: «Impossibile dire che siano legati – ha commentato telefonicamente – tutto è successo in piena notte». Tanta l’amarezza poi da parte di Ferruccio Terraneo, presidente di “Copreno in movimento”: «Forse i teppisti pensavano che il presepe fosse della chiesa, in realtà l’abbiamo allestito noi, come facciamo d’altronde tutti gli anni». La rappresentazione bruciata, non sarà restaurata: «Vogliamo far vedere a tutti quello che hanno fatto».
Lesmo – Non c’è più religione, è proprio il caso di dirlo, neanche a Lesmo. Qui si rubano anche le statue del presepe. Nei giorni scorsi è stata sottratta una pecorella nel presepio della chiesa di Lesmo probabilmente mentre il luogo di culto era aperto e non c’era nessuno nei paraggi. È un furto o un semplice dispetto? Non si sa ancora. Quello che è certo è che la pecorella, di gesso, aveva più di cent’anni di vita.