Formigoni twitta la nuova giuntaRegione, le polemiche continuano

Sabato sera l'aveva annunciato con un tweet. E puntuale, lunedì mattina, sempre su Twitter Roberto Formigoni ha annunciato i primi tre nomi della nuova Giunta regionale lombarda: il leghista Gibelli confermato vicepresidente. Polemica con Salvini.
L’addio al Pirellone di Formigoni«Bilancio in ordine, sanità al Pdl»

Monza – Sabato sera l’aveva annunciato con un tweet. E puntuale, lunedì mattina, con un altro tweet Roberto Formigoni ha annunciato i primi tre nomi della nuova Giunta regionale lombarda, che sarà presentata ufficialmente nel pomeriggio. Viene confermato vicepresidente il leghista Andrea Gibelli, che avrà anche la delega alle Attività produttive, mentre gli assessori alla Sanità e alle Infrastrutture saranno rispettivamente Mario Melazzini che prende il posto del leghista Luciano Bresciani e Andrea Gilardoni, al posto di Raffaele Cattaneo. 

I tre nomi, in tre tweet distinti, prima di innescare una twit-polemica con Matteo Salvini. Il segretario leghista ha accusato Formigoni di «mangiare, bere e dormire su Twitter. Sindrome da Grande Fratello? Che ne dite?».

Su tutta la vicenda della Regione Lombardia, innescata la scorsa settimana dall’arresto dell’assessore Domenico Zambetti con l’accusa di aver comprato voti dalla ‘ndrangheta, duro il commento del Partito democratico. «Se la novità si chiama Roberto Maroni significa che i leghisti non sono messi granché bene – ha scritto domenica sera il capogruppo Luca Gaffuri su BlogDem – Parlamentare da vent’anni, sempre vicino a Umberto Bossi, più volte ministro dell’Interno, oggi Maroni si accredita come uomo nuovo di un partito che finge di non essersi accorto di cosa succedeva in Lombardia. I leghisti hanno governato per anni la Regione senza preoccuparsi degli scandali. Anche ora che dicono di voler portare pulizia al Pirellone sarebbero disposti a tenere Formigoni al vertice fino ad aprile pur di rimanere al potere, anzi, sperando di portare Maroni al suo posto. La Lombardia dovrebbe guardarsi bene dal dare credito alle ramazze padane».