Fa un incidente ma è ricercatoBrugherio, sorpresa per i vigili

Brugherio – E’ stato arrestato per via di una mancata precedenza un ricercato marocchino di 25 anni che doveva ancora scontare parte della pena in carcere. Mercoledì scorso, il magrebino è rimasto coinvolto in un piccolo incidente stradale e quando la polizia locale è arrivata sul posto l’uomo ha presto capito di essere in trappola. Qualche indagine in collaborazione con i carabinieri della stazione di via Dante ha infatti portato alla luce l’identità dello straniero e la sua lunga fedina penale, oltre che un ordine di cattura che incombeva da mesi sul pregiudicato. Le manette sono così scattate e il protagonista della vicenda è finito in carcere a Monza.

Lui è un 25enne residente in città e padre di famiglia. Sulla sua fedina penale, precedenti per reati legati agli stupefacenti, per rissa, lesioni e porto abusivo di armi: curriculum che peraltro lo rendeva già un volto noto per i militari locali e che avrebbe forse dovuto convincerlo a non scorrazzare troppo in giro per la città. E invece mercoledì è uscito in auto con un connazionale e all’incrocio tra via Dorderio e via Increa è stato coinvolto in un incidente. L’episodio non ha causato fortunatamente lesioni a nessuno degli automobilisti, ma le due parti non hanno trovato un accordo e sul posto è arrivata la polizia locale. Gli agenti di via Quarto hanno effettuato i rilievi del caso decidendo poi di approfondire gli accertamenti sui due marocchini. Anche i carabinieri sono stati coinvolti e l’ordine di cattura emesso dal tribunale di Milano che incombeva sul capo di A.E. è venuto alla luce.

Nessun risultato particolare invece dalla perquisizione effettuata al suo domicilio. L’uomo è stato arrestato e condotto in carcere ma in caserma è finito anche il suo compagno, connazionale clandestino. Per quest’ultimo le pratiche di espulsione non sono però state avviate perché il soggetto è sì destinatario di un ordine di espulsione del questore, ma 10 giorni prima aveva inoltrato richiesta di regolarizzazione presentando la documentazione che lo vede badante presso una famiglia italiana. Finché la pratica è in corso, l’espulsione non può essere effettuata.
Valeria Pinoia