Europei, Cassina e Morandisbarra e anelli da finale

Monza – Igor Cassina e Matteo Morandi stelle azzurre ai Campionati europei individuali di ginnastica artistica. Ad Assago, la medaglia d’oro di Atene 2004 ha guadagnato la finale alla sbarra con un meritato 15.800 (miglior punteggio), l’aviere di Vimercate l’ha imitato agli anelli con un altrettanto scintillante 15.625 ottenuto grazie a una prova pulita, alla tenuta delle posizioni e all’ottimo allineamento del corpo. A dimostrazione che la nuova rivoluzione dei punteggi ha riportato la ginnastica alla dimensione che più gli piace.

Parole
– «I salti mi sono venuti davvero bene, con la presa bella ampia – ha spiegato il seregnese della Ginnastica Meda – Ho preferito fare un solo avvitamento in uscita per stoppare l`arrivo e così ho perso un decimo nella nota di partenza, 6.70 invece del mio abituale 6.80». E poi un pensiero per Fabien Hambuechen, campione europeo e mondiale in carica, incappato in un brutto errore: «L`errore di Hambuechen dimostra quanto sia difficile la sbarra. Almeno, così anche i giornalisti avranno capito che non basta essere preparati. Anche il campione europeo e mondiale in carica paga l`incertezza di questa specialità, così difficile e per questo affascinante».

«Ho tenuto bene le posizioni – ha raccontato Morandi, che ha fatto meglio del campione olandese Van Gelder e dell’ucraino Vorobyov – A questi livelli se stai fermo meno di due secondi ti stangano, e due secondi, vi assicuro, lì su passano lenti. Sono arrivato in fondo un po’ stanco e ho fatto un passo all’arrivo. Nel mio attrezzo c’erano praticamente tutti i più forti, salvo i cinesi. Far bene a questi Europei, dunque, vale un Mondiale. Le continue modifiche al Codice dei Punteggi, hanno reso questo attrezzo veramente difficile. Rispetto a qualche anno fa, quando si poteva gestire meglio la fatica, le parti di forza sono arrivate a 6 o 7, ci vuole un fisico bestiale, da culturista, alla Van Gelder».

I due campioni brianzoli torneranno in pedana domenica per le finali di specialità. «Domenica si ricomincia da capo», avvertono. E in palio ci sono le medaglie.

In finale agli anelli anche Matteo Angioletti, quarto con 15.375, mentre Andrea Coppolino, pur tra i migliori otto (settimo, 15.125), è stato escluso dalla regola che promuove solo due atleti per ogni nazione. Enrico Pozzo, 24esimo (83.075), ha preso l’ultimo treno utile per la finale dell’All around. E il settimo per quella del corpo libero (15.175).
Chiara Pederzoli