Embargo contro l’alcol a UsmateÈ vietato in tutti gli spazi aperti

Embargo contro l’alcol a UsmateÈ vietato in tutti gli spazi aperti

Usmate Velate – Undicesimo, o meglio, ottantunesimo: non bere. Scatta l’ordinanza contro il consumo di alcolici nei luoghi pubblici, una misura scelta, insieme a molte altre, per garantire sicurezza, pulizia, decoro urbano, scongiurando l’abbandono di rifiuti e comportamenti che minacciano la quiete usmatese.

Il documento è stato protocollato martedì. Le premesse sono chiare: «L’abuso di alcool porta a ripetuti episodi di schiamazzi, accompagnati dall’abbandono in strade, piazze e aree verdi di contenitori di bevande, alimenti, rifiuti e altri oggetti che possono creare pericolo ai passanti». Lamentele dei cittadini, segnalazioni alla polizia locale e in municipio, tutte aggravanti che motivano la decisione: «È vietato consumare in luogo pubblico, dalle 00.00 alle 24.00 di ogni giorno bevande alcoliche di qualsiasi gradazione» e abbandonare conseguenti rifiuti in luoghi pubblici. Fanno eccezione solo gli spazi esterni dei locali e le manifestazioni autorizzate dal comune. Pena una multa di centoventi euro.

Non è tutto, perché precedono l’ordinanza 81 altri due protocolli per la salvaguardia dell’ambiente e dell’igiene, della convivenza e della vivibilità di Usmate. Vietato sporcare il suolo pubblico: con liquidi, acidi vernici ma anche cartacce, cicche, mozziconi di sigarette. Vietato imbrattare gli arredi urbani con disegni, scritte, adesivi. Vietato «tenere animali in modo da causare sporcizia». Vietato consumare pasti (e disseminare avanzi) fuori dalle aree attrezzate. Si rischiano multe di cento euro.

E ancora, non si potranno usare «in modo improprio» le panchine, il che comprende l’appoggiare i piedi o sedersi sugli schienali. L’ordinanza vieta inoltre di bivaccare per le strade o negli spazi pubblici; nei parchi e nei giardini è proibito raccogliere fiori e danneggiare le piante, come ascoltare musica ad alto volume. Mentre la numero 79 contiene misure anche contro l’accattonaggio, vientando di chiedere denaro agli incroci, nei mercati, in occasione di fiere, feste e incontri, vicino ai luoghi di culto e ai cimiteri, ai negozi come agli uffici. Tutto ciò procura sanzioni di cinquanta euro, che colpiranno anche chi «detiene animali in spazi angusti, senza cibo ed acqua».

«Tutto è nato – spiega il sindaco – da un’analisi dei comportamenti scorretti, ho segnalato quindi i comportamenti da contrastare, anche in seguito alle lamentele dei cittadini, dall’abbandono di rifiuti, alle deiezioni canine. Abbiamo quindi seguito i suggerimenti proposti dall’ufficio di vigilanza e seguito le norme contenute nel decreto Maroni».
Letizia Rossi