Don Silvano, sabato i funeraliQualche novità dalle indagini

Giussano, la morte di don Silvanoè stata accidentale

Giussano – Giussano si prepara per accogliere la salma di don Silvano Caccia, che arriverà in città domani, dopo che questa mattina il sostituto procuratore della Repubblica Alessandro Gentile, titolare dell’inchiesta sulla tragica fine del sacerdote, ha firmato il nulla osta alle esequie. Giovedì fino alle 23 sarà allestita la camera ardente all’oratorio di via Massimo D’Azeglio. Alle 21, nella basilica dei Santi Filippo e Giacomo, ci sarà la veglia. Dalle 8 alle 23 di venerdì, con la recita di almeno tre rosari (alle 10, alle 15 e alle 19), si potrà far visita ancora ai resti mortali.

Il funerale sabato mattina – Il funerale, sabato mattina, verrà celebrato in basilica dal cardinale Dionigi Tettamanzi. La macchina organizzativa è già in movimento, ma tutto sarà confermato quando arriverà il benestare della segreteria dell’arcivescovo di Milano. Questo quanto previsto. Alle 9.30 di sabato, dall’oratorio, partirà il corteo funebre con l’accompagnamento, condizioni meteorologiche permettendo, dei corpi musicali Dac e San Margherita di Paina. La bara sarà portata a spalla, in ogni caso, dagli Alpini di Giussano. Ancora non è stato stabilito se Tettamanzi attenderà in basilica o guiderà il corteo. Si prevede comunque la presenza di almeno 50 sacerdoti, tra compagni di messa di don Silvano, preti della Diocesi, vescovi ambrosiani, vicari, e un enorme afflusso di fedeli, da Giussano e dalla Lombardia tutta.

Città bilndata – Gli organizzatori invitano i giussanesi a non usare la macchina per recarsi in chiesa. Tutto il centro, da via Massimo d’Azeglio a via Alberto da Giussano, sarà chiuso al traffico. Si potrà parcheggiare nell’area del mercato e vicino alla baita degli alpini. In basilica saranno riservate alcune file per i familiari, gli amici di don Silvano e per le autorità. Il resto dei posti sarà libero. Se dovesse esserci una presenza cospicua di associazioni con labari, verranno fatte posizionare o in prossimità dell’altare del Sacro cuore o di quello di San Giovanni. Terminata la funzione la salma verrà portata a Trezzo sull’Adda. Qui, prima della sepoltura nella tomba di famiglia, dove riposa già il padre, sarà celebrata un’altra funzione. Da Giussano, per il momento, ci si potrà spostare con mezzi propri. Qualora arrivessa la richiesta da parte di tanti parrocchiani, si pensa a organizzare un pullman.

Le indagini – Nel frattempo, proseguono le indagini. E’ dell’ultima ora la notizia, che circola fra le persone più vicine a don Silvano, di una telefonata che il sacerdote, mentre era diretto in Brianza, forse a Solaro dall’amico sacerdote che aveva appena perso la mamma, avrebbe fatto alla casa madre dei Padri Venturini di Trento per avvisare della sua assenza. E forse del suo ritorno. Una telefonata non andata a buon fine perché pare che il padre contattato stesse celebrando messa e avesse il cellulare spento. Se effettivamente così fosse, una traccia sui tabulati e un avviso di chiamata dovrebbero essere rimasti.

Le condizioni del corpo – Sul fronte dell’autopsia, come già scritto ieri, sul cadavere di don Silvano non sarebbero stati rilevati evidenti segni di violenza. E’ altresì vero che le condizioni del corpo non consentirebbero di giungere a certezze. Il cranio, ad esempio, è stato gravamente danneggiato dalle fiamme. Sarebbe praticamente impossibile stabilire se il sacerdote sia stato colpito con un corpo contundente o altro. La stessa cosa varrebbe per i tessuti, prelevati per l’esame istologico e tossicologico. Gli inquirenti si mostrano comunque ottimisti.

La perizia tecnica – Si guarda con speranza alla perizia tecnica disposta dal pubblico ministero sulla carcassa della Fiat Punto a bordo della quale il parroco di Giussano ha trovato la morte. C’è da capire come e perchè sia scoppiato l’incendio e stabilire l’origine della presenza, nei polmoni di don Caccia, di monossido di carbonio (oltre a fuliggine, segno che il religioso è morto soffocato dal fumo). Saranno un perito nominato dal sostituto procuratore Gentile e gli uomini della Scientifica della Squadra Mobile di Milano a effettuare i rilievi nella giornata di venerdì.
Federico Berni
Antonella Crippa

Federica Vernò