Desio – Proseguono le indagini della Procura di Monza sul caso “appalti” che ha portato, settimana scorsa, al blitz dei carabinieri in municipio, all’ufficio tecnico. Gli investigatori, guidati dal capitano Cataldo Pantaleo e dal tenente Luigi Di Puorto, hanno acquisito una serie di documenti, che hanno inviato ai sostituti procuratori monzesi Donata Costa e Giulia Rizzo.
Al momento, sono tre gli indagati, con l’accusa di turbativa d’asta: Roberto Santambrogio, dipendente comunale, responsabile dell’ufficio appalti del comune e due imprenditori, Roberto Parravicini, di Seregno e Alfredo Crotti, di Gorgonzola. Le perquisizioni, oltre che a palazzo, sono state effettuate anche a casa degli indagati.
E secondo indiscrezioni (l’indagine è coperta da segreto istruttorio) nell’abitazione di Santambrogio sarebbero state trovate ingenti quantità di denaro. Proprio di queste “voci” non si fa che parlare, in questi giorni, in comune. I dipendenti sono divisi tra chi difende il collega, definendo “esagerato” il blitz delle forze dell’ordine, chi si dice soddisfatto che “finalmente qualcuno sia intervenuto” e chi semplicemente osserva, attendendo lo sviluppo degli eventi.
Santambrogio lavora da anni in comune. Per un periodo è stato anche impegnato in politica, ricoprendo un ruolo nella lista civica Desio 2000, che frequentava durante il primo mandato di Giampiero Mariani. Per il momento, Santambrogio resta al suo posto di lavoro, timbrando il cartellino tutte le mattine, come tutti gli altri colleghi.
La prima segnalazione per operazioni sospette nell’assegnazione degli appalti è arrivata proprio dagli uffici comunali. A fare l’esposto alle forze dell’ordine ci ha pensato il vicesindaco Lucrezia Ricchiuti, insieme al sindaco Roberto Corti. Gli investigatori hanno quindi avviato le indagini, sfociate nelle perquisizioni di settimana scorsa. Due le gare d’appalto “sospette”. Una riguarda la manutenzione della segnaletica stradale.
P.F.