Desio, il 18enne: «Ho sparato ioIn casa c’era anche la mamma»

Desio, il 18enne: «Ho sparato ioIn casa c’era anche la mamma»

Monza/Desio – «Gli ho sparato io, soltanto io, al culmine di una lite». Dopo quattro ore di interrogatorio davanti al Gip Claudio Tranquillo, nel carcere di Monza, il più grande dei figli di Cosimo Agostino, di 18 anni, ha confessato.

Il ragazzo ha anche accompagnato i carabinieri sul luogo dove aveva occultato l’arma, una calibro 9 dalla matricola abrasa, utilizzata mercoledì sera per sparare i tre colpi mortali all’indirizzo del padre. La pistola si trovava in un boschetto nelle vicinanze del laghetto di Giussano.

Durante l’interrogatorio, avvenuto questa mattina, non ha rivelato il ruolo rivestito dal fratello minore, di 16 anni. Il ragazzo ha però riferito al giudice delle indagini preliminari che al momento dell’omicidio, nella casa di via Partigiani, oltre al fratello era presente anche la madre, che avrebbe quindi assistito al tragico epilogo.

La donna, dal canto suo, continua a difendere i figli. Se il ragazzo ha affettivamente detto la verità si saprà con certezza la prossima settimana, quando saranno resi noti i risultati dello «stub», la prova che evidenzia l’eventuale utilizzo di armi da fuoco, alla quale sarà evidentemente sottoposto anche il fratello.

Il diciottenne ha confermato che l’omicidio è avvenuto senza premeditazione, al culmine di una lite, della quale però, al momento, non ha fornito particolari. Non ha dato segno di nutrire profondi rancori nei confronti del genitore del quale, durante l’interrogatorio, non ha mai espresso giudizi negativi.

Un giovane normale, senza precedenti di polizia, che non ha mai usato violenza contro nessuno; in questo periodo stava cercando un lavoro. Aspetti che rendono quando avvenuto ancora più inspiegabile.
r.m.