Desio, Faccia a faccia a viso apertoUn «fuoco incrociato» su Mariani

Desio, Faccia a faccia a viso apertoUn «fuoco incrociato» su Mariani

Desio – Primo faccia a faccia del Cittadino tra i candidati sindaco alle elezioni del 28 marzo. Davanti ad un numeroso pubblico, martedì sera al Teatro del Centro, i sei sfidanti si sono confrontati, stimolati dal direttore Luigi Losa.

Giampiero Mariani (Pdl-Lega-Udc Indipendenti-Desio 2000), Roberto Corti (Pd-Alternativa Verde- Sinistra e Ambiente-Desio Viva), Francesco Sicurello (Italia dei Valori), Giorgio Bianco(La Voce dei Desiani), Paolo Di Carlo (Desio 5 stelle) e Claudio Fiore (Lombardia Autonoma) si sono presentati alla città. E non sono mancati attacchi e provocazioni.

In particolare, il sindaco uscente e ricandidato Giampiero Mariani è stato punzecchiato più volte. Roberto Corti lo ha attaccato soprattutto sul bilancio di previsione, che non ha il parere positivo del dirigente finanziario, e sul Pgt che “prevede un’espansione di aree edificabili, senza un progetto organico”.

Bianco ha puntato sul piano politico: “La coalizione di centrodestra si ripresenta, ma la Lega ha dichiarato di aver fatto questa scelta perché non aveva alternative”. E sulla sua lista, l’esponente della Voce dei Desiani ha sottolineato: “Noi siamo tutti desiani, non come altre liste”, anche in riferimento al rischio delle infiltrazioni mafiose. Immediata la reazione di Sicurello: “Gli onesti ci sono dappertutto. E i mafiosi possono essere siciliani, ma anche brianzoli”.

Di Carlo ha sottolineato l’estraneità della sua lista agli interessi dei partiti: “Noi siamo fuori dalle logiche della politica” e ha attaccato l’amministrazione sul consumo del territorio: “Le risorse sono limitate, eppure si continua a costruire. Con la Pedemontana, Desio passerà da città dormitorio a un motel su un’autostrada”.

Pesanti anche gli attacchi di Fiore, che ha più volte denunciato il sistema politico basato sull’occupazione delle poltrone. “Devono sparire tutti i cda delle società. La politica deve essere al servizio del cittadino e non viceversa”.

Si è difeso Giampiero Mariani: “In questi 5 anni abbiamo lavorato molto bene, una coalizione vincente non si cambia”. In vista di un eventuale ballottaggio, ciascuno ha detto che cercherà l’accordo con chi condividerà i punti del proprio programma. Sicurello ha dichiarato che appoggerà Corti.

E sui contenuti, tutti gli sfidanti di Mariani si sono detti contrari al nuovo centro commerciale Pam e hanno sottolineato l’importanza di iniziative contro la mafia. “Abbiamo organizzato una serata sul tema ma c’è stata poca partecipazione” si è difeso Mariani. Prossimo appuntamento, mercoledì alle 21 nel salone della parrocchia di San Giovanni Battista.
Paola Farina