Desio – Sarà un agosto di intenso lavoro per gli uffici comunali. E’ iniziata infatti la “caccia ai furbetti”. Nel mirino degli amministratori ci sono gli evasori delle tasse e imposte locali, Imu, Ici e Tarsu. Per scovarli, è nato un apposito ufficio, quello degli accertamenti fiscali, che collaborerà con l’Agenzia delle Entrate . “Crediamo che in città ci siano molti evasori – dice il vicesindaco e assessore al Bilancio Lucrezia Ricchiuti -. C’è chi ha evaso le tasse completamente e chi invece ha pagato delle somme inferiori rispetto a quanto avrebbe dovuto, dichiarando dati falsi”.
Il recupero dell’evasione dovrebbe fare tirare un respiro di sollievo alle casse comunali. Nei giorni scorsi, infatti, a palazzo è arrivata un’amara sorpesa: il gettito Imu della prima rata di giugno ha fatto registrare mezzo milione di entrate in meno rispetto al previsto. “Le previsioni, basate su criteri nazionali, erano sbagliate? Oppure tanti desiani non hanno pagato?” si chiede il vicesindaco. Toccherà agli uffici comunali cercare di capire il motivo del buco. E soprattutto trovare il modo di recuperare le entrate. Altrimenti, il rischio è l’aumento delle aliquote Imu. Cosa che per ora l’amministrazione scongiura.
“L’aumento dell’Imu sarà l’ultima ipotesi che prenderemo in considerazione” dice la Ricchiuti. Si parte dunque dal recupero dell’evasione. In campo c’è un ufficio speciale, guidato dal segretario comunale generale Nicolina Basta. Non solo. L’amministrazione ha anche affidato ad una società esterna il compito di aggiornare le banche dati, proprio con l’obiettivo di verificare se le dichiarazioni dei cittadini, su cui si basa il calcolo dell’Imu, corrispondono al vero. Ad occuparsene sarà la società So.Ge.S.T srl, per cui sono stati stanziati 27 mila euro (più Iva). “Si tratta di un investimento – spiega il vicesindaco – perchè grazie alla collaborazione di questa società contiamo di aggiornare la banca dati, ferma al 2007 e recuperare così le tasse non pagate dai contribuenti”.
Il primo passo è dunque quello di aggiornare la banca dati. “Sarà un lavoro lungo, ma l’importante è partire. Purtroppo i dati sono fermi al 2007. La priorità è quella di aggiornarli, per verificare che le dichiarazioni del catasto corrispondano al vero. Occorre fare in fretta, prima che scatti la prescrizione”. L’ufficio degli accertamenti fiscali verificherà e controllerà ulteriormente le dichiarazioni dei cittadini e quello che effettivamente pagano. L’attività coinvolgerà i settori Tributi, Anagrafe, Polizia Locale, Servizi Sociali ed edilizia.