Desio: assegni alle associazionibufera sull’ex sindaco Mariani

Desio: assegni alle associazionibufera sull’ex sindaco Mariani

Desio – Il volontariato scalda la politica. L’ex sindaco Giampiero Mariani distribuisce i fondi alle associazioni. E scatena la bufera. Nei giorni scorsi alcuni volontari hanno ricevuto un assegno (tra i 500 e i 1000 euro) direttamente dalle mani di Mariani. In piazza, durante iniziative pubbliche, per la strada. Lo raccontano gli stessi volontari.

E lo segnalano, polemicamente, gli esponenti del Pd Roberto Corti e Lucrezia Ricchiuti, che hanno scritto una lettera al commissario prefettizio Maria Carmela Nuzzi, sottolineando come Mariani stia facendo propaganda elettorale. “Ma quale propaganda – sbotta l’ex primo cittadino – io non rubo soldi. Non c’è niente di male. I fondi erano già stati stanziati, quando ero sindaco”. In totale si tratta di 59 mila euro. Arrivano dal bilancio della Gsd, l’azienda municipalizzata. Lo conferma il presidente Nicola Bellizzi: “Siamo d’accordo col commissario”, dice. L’azienda in un comunicato specifica che “è prassi della società elargire contributi alle associazioni di volontariato in occasione del Natale”.

Questa volta però ci sono delle differenze. Non c’è stata nessuna consegna pubblica, come invece negli anni passati, in villa Tittoni. La manifestazione era fissata per il 12 dicembre, ma è saltata. Altra differenza: le associazioni non hanno avanzato la domanda per i fondi, con dati e progetti da finanziare. Negli anni scorsi una commissione decideva i criteri di assegnazione.

Stavolta niente di tutto questo. “Abbiamo contattato noi le associazioni, basandoci su un vecchio elenco” spiega Mariani: “I soldi li ho distribuiti col presidente del Gsd o in alcuni casi da solo, dato che conosco i volontari”. Aggiunge Bellizzi: “Non conoscendo personalmente i destinatari, mi sono avvalso talvolta della collaborazione di Mariani esclusivamente per facilitare la consegna”.

Non convinti della trasparenza dell’operazione gli esponenti del Pd, che al commissario chiedono “che Mariani venga richiamato ufficialmente ad astenersi dal condizionare l’attività delle società amministrate da persone da lui nominate. Mariani è diventato un cittadino come gli altri e come tale è tenuto a comportarsi”. Corti e Ricchiuti chiedono al commissario “di censurare con nota di biasimo il comportamento scorretto del C.d.A e di verificare se esistano i presupposti per la sua revoca e quindi di rinnovarlo con un bando pubblico”. “La situazione – concludono – è di una gravità inaudita. Lascia presagire l’uso di fondi pubblici per obbiettivi personali legati alle elezioni”
Paola Farina