Desio – In 8 mesi, 19 abusi edilizi sono stati abbattuti in città dagli stessi proprietari. “Segno della nostra attenzione al rispetto delle regole” dice il sindaco Roberto Corti. I dati aggiornati sulla situazione sono stati diffusi dal sindaco Corti e dal vicesindaco e assessore alla sicurezza Lucrezia Ricchiuti, che da sempre, fin da quando erano all’opposizione, hanno portato avanti la battaglia contro gli abusi edilizi. “Il vento è davvero cambiato. Prima molte irregolarità finivano nel dimenticatoio. Oggi chi vuole fare il furbo è avvisato, prima o poi verrà scoperto” hanno ammonito sindaco e vicesindaco. Sono 19 dunque i proprietari di aree che negli ultimi mesi hanno ottemperato all’ordinanza di abbattimento inviata dal comune.
“Si tratta di costruzioni di diverse dimensioni. Nell’elenco, c’è anche chi aveva alzato di un piano la propria abitazione” spiega il primo cittadino. I provvedimenti riguardano diverse zone. Ben 10 gli abusi abbattuti in via per Binzago. Gli altri sono sparsi qua e là, quasi sempre in vie periferiche: via Ferravilla (già nota come “la strada degli abusi”), via Calvino, Mantegazza, Padova, Segantini, Forlanini, San Vincenzo, Sabotino, Cairoli, Salvo D’Acquisto. Nell’elenco ci sono anche realtà note, come quella della “Gefim” di via Forlanini: la società aveva allargato la propria sede, alzandola di un piano, che però era risultato abusivo. “I proprietari hanno ripristinato la situazione” spiega il vicesindaco.
“I risultati – aggiunge – sono frutto del coordinamento tra polizia locale, sportello ambiente del comune e ufficio tecnico”. Il lavoro adesso prosegue. “Continuiamo col monitoraggio” avverte la Ricchiuti. “Vogliamo fare attenzione al pregresso, ma anche ai nuovi eventuali abusi” spiega Corti. Sotto la lente di ingrandimento ci sono anche le cento domande di condono respinte dagli uffici. “I vigili e i tecnici stanno verificando che i proprietari non abbiano costruito, dove il condono è stato rifiutato”. Resta anche da affrontare il caso di via Ferravilla, la cosiddetta “Villa Reitano”, un’abitazione completamente abusiva, realizzata dalla famiglia dell’ex assessore del comune di Cusano Milanono Antonino Reitano. I responsabili dell’abuso hanno fatto ricorso contro l’abbattimento, motivandolo con la presenza della moglie di Reitano, costretta alla sedia a rotelle. Il tribunale ha permesso la permanenza della donna, ma a tempo determinato. “La proroga scade a metà febbraio – spiega il vicesindaco – la signora dovrà trovare una sistemazione alternativa”.