Dai vestiti, alle auto, alle motoTutto rigorsamente rubato

Dai vestiti, alle auto, alle motoTutto rigorsamente rubato

Muggiò – La casa in cui viveva, in via San Francesco, era diventata un vero e proprio magazzino, stracolmo di merce rubata, frutto dei numerosi furti messi a segno ai danni di negozi e aziende di mezza Brianza. Il romeno, 23 anni, è stato arrestato domenica dai carabinieri della compagnia di Desio, al termine di un inseguimento, durante il quale il complice è riuscito a fuggire. I due sono considerati membri di una banda più ampia, responsabile di molti colpi che si sono verificati negli ultimi tempi in diverse città del territorio. Gli inquirenti stanno ancora valutando il valore e la provenienza della refurtiva. L’arresto è scattato domenica scorsa intorno a mezzogiorno, grazie alla collaborazione tra carabinieri e polizia locale. Gli agenti, infatti, hanno notato i due a bordo di un’auto, una Wolkswagen Polo. Hanno intimato l’alt, nel corso di un normale controllo stradale. Ma il mezzo, anziché fermarsi è fuggito a tutta velocità. A questo punto, sono entrati in azione i carabinieri. Le pattuglie del nucleo radiomobile si sono precipitate all’inseguimento dei fuggitivi: hanno intercettato l’auto parcheggiata in via D’Annunzio, con evidenti danni alla carrozzeria. I due romeni, dopo aver fatto un piccolo incidente, hanno infatti la fuga a piedi. I militari sono riusciti a raggiungere e bloccarne uno, mentre il secondo è scomparso nel nulla.  Nel corso dell’inseguimento, il ladro ha perso una valigia: i carabinieri hanno trovato al suo interno 130 euro e un paio di amplificatori. Dopo vari tentativi, le forze dell’ordine sono risalite all’appartamento  in cui viveva l’immigrato,  che ufficialmente risultava residente a Nova Milanese.  E qui hanno trovato di tutto: borse, cinture, capi d’abbigliamento firmati, orologi, occhiali, cellulari, televisori e sacchi interi pieni di monetine, anche da un centesimo, probabilmente rubate dai videopoker installati nei bar. Alcuni dei vestiti sono provento di un furto messo a segno a Seregno al negozio “Giambiasi”.  Per il resto della merce, invece, i carabinieri devono ancora risalire ai legittimi proprietari. Sempre in casa, il romeno aveva una ventina di chiavi d’auto, corrispondenti ad altrettanti mezzi rubati. Nel garage c’era un quad, rubato a Muggiò il novembre scorso, una mini moto, una tv da 42 pollici, insieme agli attrezzi da scasso, usati per forzare porte e saracinesche. La Polo usata durante la fuga è risultata rubata il 19 febbraio all’azienda “Erbarredi” di Lissone: quella stessa notte, dalla ditta, erano sparite anche ben tre Mercedes. Dopo i dovuti accertamenti, i carabinieri hanno scoperto che il romeno aveva 8 alias,  nomi e dati diversi forniti alle forze dell’ordine. Il giovane straniero, al momento dell’arresto, era già sottoposto alla pena dell’obbligo di firma, per un reato di ricettazione commesso qualche mese fa. Anche domenica mattina, prima di essere ammanettato, era stato in caserma dai carabinieri per la firma, come gli era stato imposto dal giudice. 
Paola Farina