Concorezzo, placca al bancomatper prelevare i soldi degli altri

Per impossessarsi dei soldi avevano messo una placca che non faceva uscire il denaro dal bancomat. I ladri che sono entrati in azione a Concorezzo, però, non sono riusciti nel loro intento. Un cliente, insospettitosi, ha avvisato i carabinieri.
Concorezzo, placca al bancomatper prelevare i soldi degli altri

Concorezzo – Al bancomat per un prelievo, ma con il denaro degli altri. E’ andata male ai ladri che, nei giorni scorsi, hanno cercato di impossessarsi del denaro prelevato dai correntisti della Banca Intesa San Paolo di via De Capitani, inserendo nella feritoia dell’impianto una piccola placca di metallo. La tecnica, se vogliamo, è molto meno tecnologica dei vari apparecchi installati per clonare le carte di credito, ma decisamente meno inflazionato e più efficace. Grazie all’inserimento della placca di metallo, infatti, i malviventi erano riusciti a bloccare l’uscita del denaro: chi effettuava il prelievo, non riceveva fisicamente le banconote e, pensando ad un guasto dell’apparecchio, se ne andavano a mani vuote. Quello che le ignare vittime non potevano immaginare, però, è che i soldi in realtà erano regolarmente scesi dal loro conto corrente e, una volta rimossa la placca dalla feritoia, le banconote bloccate sarebbero finite direttamente nelle mani dei ladri. Sabato mattina, per due volte, gli autori del prelievo a secco non si sono accorti di nulla. I malviventi avrebbero di certo portato a casa l’incasso se un terzo cittadino, insospettito dalla mancata uscita delle banconote, non avesse chiamato il 112. E’ risultato che i tre concorezzesi, pur non ricevendo il denaro, avevano comunque alleggerito il loro conto. Grazie all’intervento dei militari, il “bottino” (per un totale di circa 500 euro) è stato recuperato e riconsegnato ai legittimi proprietari.

L’intervento della pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Monza, richiesto dai colleghi della Stazione di Concorezzo, è scattato intorno alle 11. Al loro arrivo, il concorezzese derubato ha mostrato ai militari la ricevuta che attestava il buon esito dell’operazione: il prelievo risultava regolare nonostante il bancomat non gli avesse consegnato il becco di un quattrino. A quel punto gli uomini dell’Arma hanno avvisato la direttrice dell’istituto di credito e il trucco è stato presto svelato: dalla feritoia dell’apparecchiatura, i carabinieri hanno estratto la placca metallica che aveva fatto rimanere “appese” le banconote. Sventando l’ennesima truffa.

Ora l’Arma ha inviato gli atti alla Procura di Monza che ha aperto un’inchiesta per far luce sull’accaduto. I carabinieri hanno già acquisito i filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso della banca per cercare di risalire all’identità della banda. Al momento non risulta che altri colpi con la stessa modalità siano stati messi a segno, né in passato né di recente, nel territorio, ma le forze dell’ordine consigliano di controllare l’apparecchiatura t prima di procedere con qualsiasi operazione: nel caso in cui dalla feritoia del bancomat spuntasse un bordo metallico, è bene sospendere il prelievo e chiamare il 112.
Erika Camasso