Concorezzo, ospedale per animaliche sono scampati alla vivisezione

Potrebbe nascere entro l'estate, in via Libertà, a Concorezzo. E' l'ospedale per curare gli animali che sono scampati alla vivisezione. Secondo l'Enpa, l'Ente nazionale protezione animali, potrebbe essere uno dei centri all'avanguardia in Italia.
Concorezzo, ospedale per animaliche sono scampati alla vivisezione

Monza – Un ospedale per il recupero di animali scampati alla vivisezione. E’ la struttura che nascerà, forse già entro la prossima estate, in città. I dettagli del progetto non sono ancora noti ma, secondo l’Enpa (l’Ente Nazionale Protezione Animali) quello di Concorezzo sarà uno dei centri all’avanguardia a livello regionale e nazionale. “La struttura è già in fase di ultimazione e speriamo di poterla inaugurare nei prossimi mesi, a cavallo dell’estate o appena dopo”, assicurano dall’Ente per la protezione degli animali. L’ospedale sorgerà in via Libertà grazie ai fondi raccolti nell’ambito della Giornata degli animali del 2009 e consentirà, attraverso l’impiego di personale specializzato, il recupero fisico e comportamentale delle bestiole sottratte alla sperimentazione dei laboratori. Madrina d’eccezione del progetto sarà l’attrice Gabriella Pession, 33 anni, volto noto della Tv grazie alla fiction “Rossella”, trasmessa da RaiUno. Proprio l’attrice ha annunciato l’imminente apertura dell’ospedale per gli animali, in un’intervista rilasciata il 3 marzo scorso al Corriere della Sera, a cui ha raccontato il suo incontro causale con il vicepresidente dell’Enpa, Sergio Sellitto, a bordo di un treno. «In una sera di fine gennaio stavo viaggiando sull’Eurostar Roma-Milano e di fronte a me intravedevo un signore con una cartellina dell’Ente Nazionale Protezione Animali – ha spiegato la protagonista della serie televisiva – ho subito pensato si trattasse di un segno del destino. Ho bussato sulla copertina e ho detto: “Salve sono Gabriella Pession e voglio essere la vostra madrina”». L’attrice si è offerta come testimonial, spinta per il suo grande amore per i tre gatti da cui non si separa mai, Gigetto, Petunia e Anacleto.

“Quello delle cavie da laboratorio è un problema grave, sinonimo di sofferenza per milioni di animali, sottoposti nei peggiori casi a vere e proprie forme di tortura con la pratica della vivisezione. Sofferenze inutili, visto che poi la stessa sperimentazione, per essere validata, ha bisogno di essere “provata” anche sull’uomo”, ha sottolineato la Pession. La disponibilità dell’attrice italiana è stata accolta con entusiasmo dall’Enpa.

«Siamo profondamente grati a Gabriella Pession per il grande sostegno che ci sta dimostrando – commentano dall’Ente – Siamo onorati di poter incamminarci insieme a lei lungo questo percorso di civiltà, che prenderà il via proprio da Concorezzo, con la speranza che l’era delle “cavie da laboratorio” diventi soltanto un lontano ricordo del passato, risparmiando così a milioni di animali una vita sofferenze”.
Erika Camasso