Concorezzo fa fronte alla crisiNei negozi ritorna il baratto

L'associazione commercianti di Concorezzo lancia un'iniziativa contro la crisi: «Io Baratto» riporta nei negozi la teoria dello scambio per tentare di ravvivare il territorio. Il clou durante la Notte bianca del 16 giugno.
Concorezzo fa fronte alla crisiNei negozi ritorna il baratto

Concorezzo – Nessuno ha ancora proposto una folle notte d’amore o un lancio con il paracadute, ma c’è tempo sino al 15 giugno per farlo. Lo si potrà fare all’interno dell’iniziativa “Io Baratto” lanciata qualche giorno fa dai commercianti di Concorezzo.
«Abbiamo pensato di fare questa proposta ai nostri clienti per ravvivare il territorio e tentare di combattere la crisi del mondo del commercio». Parola di Maurizio Torresani, il presidente della locale associazione commercianti.

I figli si devono sposare, ma non si hanno i soldi per pagare il servizio fotografico? Il paio di jeans che tanto si voleva costa troppo? Niente paura: ci si può mettere d’accordo, magari cedendo per un po’ la casa la mare al proprio negoziante di fiducia Ecco come funziona nel dettaglio la proposta. «Il baratto è stato organizzato in due fasi – ha spiegato Torresani – fino al 15 giugno infatti i commercianti che hanno aderito all’iniziativa metteranno in esposizione oggetti di due categorie: una fino a 200 euro, l’altra fino a 1800 euro».

Per ogni pezzo in esposizione i clienti potranno avanzare la propria contropartita. Contropartita che verrà registrata su un apposito certificato. «Durante la notte bianca, in programma per il prossimo 16 giugno, verranno scelte le proposte migliori e ufficializzati gli scambi».

Al di là dell’aspetto divertente della proposta, chissà se il baratto diventerà una pratica utile a rilanciare il commercio di vicinato? Sarà quel che sarà, ma intanto la crisi che attanaglia le imprese lombarde è quanto mai presente. Stando agli ultimi dati pubblicati sulla questione, nella sola provincia di Monza e Brianza la riduzione media del giro d’affari rispetto allo scorso anno è pari a circa il 6 percento. Il che tradotto in termini assoluti significa meno 2.7 miliardi di euro rispetto a dodici mesi fa.
Lorenzo Merignati