Concorezzo, ex area Frette:un milione al Comune

Concorezzo, ex area Frette:un milione al Comune

Concorezzo – Tutto come da previsione. L’Immobiliare Concorezzo Costruzioni, subentrata a Walde Ambiente nella proprietà dell’ex area Frette, ha consegnato all’amministrazione una proposta di piano integrato d’intervento per la riqualificazione del ex polo tessile del lusso di via per Monza. “Si tratta di una proposta più finanziaria che urbanistica – spiega l’assessore all’Urbanistica, Walter Magni – Una proposta unilaterale per mezzo della quale la proprietà si impegna a versare entro la fine dell’anno nelle casse comunali l’importo di un milione di euro”. Nel merito, il piano consegnato al Comune dall’Immobiliare rispetterebbe la sostanza della bozza di piano di inquadramento redatto dall’amministrazione concorezzese e presentato lo scorso luglio in consiglio comunale. Secondo il documento elaborato dai tecnici del municipio, infatti, l’ex Frette – che nel corso di un secolo ha ospitato prima l’intera produzione e poi gli uffici amministrativi del marchio tessile diventato famoso in tutto il mondo – dovrebbe essere trasformata entro il 2013 in una maxi area-mista, con una volumetria a disposizione maggiore rispetto a quella prevista dal vecchio Pgt (da 30 a 45 mila metri cubi). I palazzi non dovranno essere più alti di tre, al massimo quattro piani, con una percentuale di appartamenti dedicati all’edilizia “calmierata” per le famiglie meno abbienti. Una porzione dell’area sarà poi destinata al terziario, con l’insediamento di piccole attività commerciali. A carico della proprietà dovrà essere infine la realizzazione di un’area verde attrezzata a disposizione fruibile dall’intera cittadinanza.

Discussione in commissione. La proposta di piano d’intervento presentato in Comune è stato già discusso in Commissione Urbanistica, composta da consiglieri di maggioranza e opposizione. Mercoledì sera la giunta ha già dato parere favorevole, e martedì prossimo il progetto approderà in consiglio comunale per dare il via all’iter che potrà portare ad un’eventuale okay definitivo. “Va detto che la proposta presentata dalla società proprietaria del sito in questa fase non è vincolante né per l’amministrazione né per la proprietà e si concretizzerà solo attraverso la procedura di piano intergrato di intervento – tiene a precisare l’assessore Magni – Una procedura negoziata che partirà solo nel caso in cui incontri il parere favorevole del consiglio comunale”. Il milione di euro che l’Immobiliare Concorezzo Costruzioni si impegna a versare contribuirebbe a “salvare” i conti del Comune che non rientrerebbe così nei parametri fissati dal patto di stabilità.

Concorezzo costruzioni: volti noti. Cambia il nome della società, ma i protagonisti restano più o meno gli stessi. L’Immobiliare Concorezzo Costruzioni subentrata a Walde Ambiente nella proprietà dell’ex area Frette, infatti, vede nell’elenco degli amministratori e soci in gran parte i medesimi protagonisti. Bastano poche visure camerali per risalire agli attori che figurano tra intrecci di società e quote di capitale. Così risulta l’Immobiliare Concorezzo Costruzioni, oltre ad avere lo stesso indirizzo di Walde Ambiente (località Cascine Doppie a Inzago, in provincia di Milano) vede come amministratore unico Luigi Valdermarca, classe 1929, residente a Pavia, fino almeno allo scorso anno amministratore unico di Walde Ambiente Spa, società che tra i soci di riferimento aveva anche Giuseppe Grossi, il “re” delle bonifiche coinvolto in due distinte operazioni della magistratura milanese, arrestato nell’estate del 2009 nell’ambito dell’inchiesta sui fondi neri creati con la bonifica dell’area Montecity-Santa Giulia, insieme all’assessore regionale Rosanna Gariboldi (che ha patteggiato lo scorso gennaio una pena a due anni di reclusione, Ndr), moglie dell’assessore regionale Giancarlo Abelli. Nella prima indagine figurò tra gli indagati anche Valdemarca.  La proprietà dell’azienda costituita il 27 ottobre 2009, risulta dell’Aimeri Immobiliare Srl, di cui è amministratore unico Antonio Romei, che a sua volta ha come socio unico la Rea Dalmine Spa di Dalmine (Bergamo) presieduta sempre da Romei e che, tra i componenti del consiglio di amministrazione, vede Vincenzo Cimini, già consigliere della Sadi Servizi Industriale, di cui era amministratore delegato Giuseppe Grossi. Tra gli altri, figurano nel consiglio di amministrazione della Rea Dalmine anche Paola e Andrea Grossi.
Erika Camasso