Concorezzo – Il contenzioso era iniziato più di tre anni fa. Il Comune di Concorezzo aveva fatto opposizione alla richiesta di risarcimento avanzata dall’amministrazione di Basiano-Masate che aveva anticipato la somma di 108 mila euro per il ricovero in istituto di due bambini tolti ai genitori residenti, tra il 2004 e il 2006, in città. Il Tribunale di Monza ha dato ragione al Comune di Basiano e ora il municipio concorezzese dovrà mettere mano al portafogli. La somma stanziata per rifondere l’amministrazione “rivale” verrà inserita nella variazione di bilancio che il 30 aprile prossimo dovrà essere approvata dal consiglio comunale.
«Alla cifra già consistente si sono sommati anche gli interessi maturati in questi anni e le spese legali – spiega l’assessore al Bilancio, Teodosio Palaia – In tutto il Comune di Concorezzo dovrà sborsare 113.446 euro, più gli spiccioli».
I fatti risalgono al 2006, quando il Tribunale per i Minorenni di Milano aveva deciso di allontanare due bambini italiani, figli di una coppia di Concorezzo, dall’abitazione dei genitori. I piccoli erano stati affidati al Comune che si era dovuto far carico della spesa per la sistemazione dei minorenni in comunità. Nel frattempo però i genitori dei bambini si erano trasferiti nel territorio di Basiano, la cui amministrazione si era fatta carico della retta richiesta da vari istituti in cui avevano trovato ospitalità i bimbi. Nel 2007 una verifica dei tecnici del settore finanziario aveva evidenziato l’“anomalia”:
l’amministrazione stava pagando per un ricovero che, in realtà, sarebbe spettato al Comune di Concorezzo. L’allora sindaco Antonio Lissoni aveva ricevuto il “conto”, ma aveva fatto opposizione: visto che i genitori si erano trasferiti in altro comune – questa la posizione degli amministratori concorezzesi – l’onere del mantenimento dei due minorenni spettava a Basiano e non più a Concorezzo. Da qui la vertenza giudiziaria che il 15 ottobre dello scorso anno si è concluso con la sentenza a favore dell’amministrazione di Basiano.
«Il tribunale ha stabilito che l’onere spetta al Comune in cui i genitori dei bambini risiedevano al momento del ricovero in comunità – spiega ancora Palaia – Quindi non ci resta altro che mettere a bilancio la cifra stabilita. Inutile dire che in un momento così delicato per le casse comunali una spesa straordinaria di questa portata rischia di metterci ancora più in difficoltà». Il caso verrà discusso nellla seduta del prossimo consiglio comunale in cui dovrà essere approvato anche il bilancio consuntivo.
Erika Camasso