Concorezzo controlla il giocoC’è il decalogo per i videopoker

I videopoker non dovranno essere sistemati in luoghi bui e in stanze isolate degli esercizi pubblici, le sale per il gioco d'azzardo non dovranno sorgere vicino alle scuole e ai luoghi di culto. Sono solo alcune delle regole contenute nelle ordinanze approntate dal Comune di Concorezzo.
Concorezzo controlla il giocoC’è il decalogo per i videopoker

Concorezzo – Tutto è pronto per dichiarare guerra alle sale per il gioco d’azzardo. Concorezzo sta valutando l’ipotesi di approntare una o più ordinanze che limitino il proliferare dei tavoli verdi in città. «La materia è più complessa di quello che si potrebbe pensare – ha detto il vicesindaco Mauro Capitanio – infatti le recenti norme finanziarie hanno di fatto liberalizzato l’installazione dei cosiddetti “videopoker”. I Comuni però possono agire sulle sale da gioco».

In paese –
E di locali in cui i soldi vengono impiegati in scommesse, pseudo-roulette e quant’altro, in paese ce ne sono ben due. Uno lungo la provinciale che porta a Monza, all’altezza del nuovo parco acquatico coperto. Mentre un altro è presente nel quartiere Ghiringhella. «Le azioni concrete di contrasto all’espansione del fenomeno nel nostro Comune si articoleranno in due fasi – ha aggiunto il vicesindaco concorezzese – per prima cosa, ci impegneremo affinché le normative vigenti vengano rispettate alla lettera: per fare un esempio, gli esercenti che hanno le “macchinette” non devono posizionarle in luoghi bui, come non devono collocarle in stanze isolate». Non solo pero: «Secondariamente – ha spiegato – metteremo a punto un’ordinanza ad hoc per le sale di gioco d’azzardo: queste strutture non dovranno sorgere vicino alle scuole o vicino ai luoghi di culto. In questo senso anche il Piano di governo del territorio che sta per andare in porto ha l’obiettivo di mettere paletti precisi in questo campo ».

Obiettivi –
La battaglia che Mauro Capitanio e la sua amministrazione stanno per intraprendere ha un obiettivo di ampio respiro: «Il messaggio politico che vogliamo lanciare con questa iniziativa – ha chiosato lo stesso vicesindaco – è chiaro: in momenti di crisi bisogna pensare al lavoro e a creare posti di lavoro, non alle lotterie, che sono fonte più di danni che di benessere».

Giro d’affari –
Per avere un’idea del volume di affari del mondo del gioco d’azzardo e delle lotterie in generale, può essere utile guardare agli ultimi dati che il Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia ha pubblicato sull’argomento. Il settore nel primo bimestre del 2011 ha segnato un aumento del 20.6 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In termini assoluti si è passati dai 1.809 milioni di euro del primo bimestre 2010 a 2.181 milioni di euro. Il 40 percento dell’incremento è da attribuirsi proprio ai videopoker, mentre “solo” il 35 al lotto.
Lorenzo Merignati